Volontariato, Comune e Regione: quale collaborazione

Palazzo Vitelli / Incontro del Lions "La sanità e il volontariato"

Nell’ambito di Lionismo e Società, “Le città dell’Alto Tevere incontrano le Istituzioni all’inizio del XXI secolo” è stato svolto domenica 3 marzo presso Palazzo Vitelli a S.Egidio, il tema riguardante: “La Sanità e il Volontariato”. Hanno partecipato alla tavola rotonda l’assessore della Regione Umbria Maurizio Rosi, i sindaci del comprensorio altotiberino, ha moderato l’incontro il dott. Antonello Augusti Venturelli. L’interesse per il tema così prezioso per tutti ha richiamato una notevole partecipazione. Come era auspicabile si è parlato molto di rapporto integrato fra Regione, Comune e volontariato; del contributo del volontariato al Bunker oncologico; si è auspicata una visione futura per un rapporto più integrato a livello complementare fra gli ospedali confinanti di Sansepolcro e Città di Castello; Antonio Gasperini ha comunicato l’aumento dei donatori di sangue e la signora Fiorucci ha parlato di corsi di attivazione professionale per aumentare il numero delle crocerossine. Si è auspicato, quindi, uno snellimento delle procedure e dei tempi di fruizione dei servizi,e di incremento e potenziamento della assistenza domiciliare, con una attenzione privilegiata agli anziani. Dopo la conviviale presso l’Hotel Garden don Antonio Rossi, fondatore assieme ad altri del Ceis, l’iniziativa di volontariato che si occupa del recupero dei tossicodipendenti ha parlato della sua esperienza a servizio dei giovani che hanno deciso di uscire dal tunnel della droga. Ha ripercorso i suoi 30 anni di sacerdozio e la sua vocazione ad essere un prete di strada,che va incontro all’uomo sofferente. Ciò che gli ha consentito di realizzare i suoi ideali è dovuto alla risposta di persone che si sono votate a questa idea e hanno dato un contributo personale costante di ore e di presenza. Questa occasione gli ha permesso di riflettere su un movimento che prende le mosse negli anni ’60 e ha raggiunto spessore concreto negli anni ’80. Già nel 1978 la fondazione Agnelli aveva intuito l’importanza del volontariato per ovviare alla crisi sociale,visto che alla base c’è una presa di coscienza individuale di partecipazione a sopperire a ciò che manca nella erogazione dei beni dall’alto, data la difficoltà esistente a colmare l’equazione fra bisogni e richieste. La società post industriale nasce dal bisogno di ritrovarsi insieme per portare una possibilità immediata di sollievo al disagio. Ci sono oltre 50 attività distinte di volontariato nella nostra città,una vera fonte di ricchezza su base gratuita. Entro l’uomo sta nascendo un’etica di responsabilità verso l’altro, una società umana verso tutti, con un desiderio di esercitare un diritto di cittadinanza consapevole. Un bisogno di camminare assieme per qualcosa che vale.Un servizio, quindi, ma anche una cultura. Come ha reagito lo Stato? Una serie di leggi a partire dal ’75 è confluita l’11 agosto 1991 nella legge che riconosce il Soggetto giuridico del Volontariato. E’ il punto di arrivo di un momento lungo. La legge si fa garante di portare in pubblico qualcosa di privato. A livello regionale il Cesvol nato a Perugia è un centro di sostegno al volontariato per l’Umbria nord e consente un legame fra associazioni e mercato. S.Maria del Popolo alle porte della città continua ad accogliere persone che cercano di rinnovarsi. E’ un servizio alla città. La certezza che ciò che è stato seminato nell’onestà prima o poi fiorisce, lo ha portato a lasciare la presidenza del Ceis, con la consapevolezza di aver dato vita a qualcosa che va oltre la propria individualità.

AUTORE: Adria Chimenti Augusti