Vogliamo mamme ‘palestrate’

Iniziativa del Centro diocesano di pastorale familiare per imparare a gestire i confronti generazionali tra genitori e figli

Erano una quarantina coloro che domenica scorsa hanno iniziato la ‘palestra’ a Cannaiola di Trevi, presso il santuario del beato Pietro Bonilli. Nulla a che vedere con la ginnastica per gli addominali o lo step per le gambe delle signore ma’ esercizi sì, per le mamme e i papà che hanno voluto provare questa ‘palestra per genitori’, promossa dal Centro diocesano di pastorale familiare. Un progetto sperimentale, innovativo e apprezzato già nella fase di preparazione, che ha lo scopo di dare ‘sostegno metodologico’ ai giovani genitori, prima di tutto, ma non esclusivamente: è aperta infatti anche a mamme e papà con figli ormai adolescenti e grandi. Si parla di ‘palestra’ perché serve ad allenare, attraverso un confronto vivo tra le esperienze e non qualcosa di puramente teorico. Ogni incontro prevede un momento iniziale di preghiera, una presentazione teorica delle emozioni di cui si tratta, un momento di discussione e una fase pratica, con l’uso di casi simulati e reali. ‘L’idea di una ‘palestra’ – ha spiegato don Sem Fioretti, direttore della Pastorale familiare – è nata, come si usa dire, dal ‘basso’: girando per le varie comunità della diocesi, con lo staff del Centro, abbiamo incontrato molte coppie, alcune delle quali hanno manifestato la necessità di un supporto che le aiuti ad affrontare le sfide che la società pone, oggi, ad un genitore’. Ma cosa vuol dire allenarsi in tal senso? ‘Spesso – afferma Rita Musco, psicologa del Centro e consulente familiare – la fonte di tante incomprensioni tra genitori e figli è il modo in cui vengono dette o poste le cose; ecco che quindi può essere utile un confronto, il classico ‘tu come ti saresti comportato?’. Imparare a riconoscere le proprie emozioni, ‘canalizzarle’ per utilizzarle positivamente nella vita di tutti i giorni, è dunque il risultato che vogliamo raggiungere’. E sono proprio le emozioni, sviluppate una ad una, il tema di ogni incontro. Nel primo appuntamento, è stata presa in esame la ‘rabbia’, una delle principali motivazioni di rottura tra genitori e figli, quella che genera i casi di cronaca nera che, ogni giorno, ascoltiamo o leggiamo sulla stampa, come gelosie e simili. Nel prossimo, che si terrà domenica 18 febbraio, i genitori si confronteranno su ‘le sconfitte’, ovvero sul come affrontare le delusioni. Un bilancio dopo il primo meeting? ‘Decisamente positivo – risponde la dott.ssa Musco. Si è creato il clima di condivisione, i presenti si sono sentiti ‘a casa’ e hanno partecipato attivamente con un dibattivo acceso e motivato’.

AUTORE: Eleonora Rizzi