“I Vescovi dell’Umbria, appresa la notizia della chiusura del Reparto magnetico dell’Acciai Speciali Terni (Ast) decisa dalla Thyssen Krupp, con conseguente messa a rischio di circa mille posti di lavoro, desiderano esprimere la loro vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie minacciati nel loro diritto di mantenere un’occupazione stabile che garantisca un futuro sereno e dignitoso e la convinta solidarietà alle azioni intraprese in difesa dei posti di lavoro”. Il comunicato di solidarietà dei vescovi, diffuso il 31 gennaio, contiene un “pressante appello al Governo nazionale, alle Istituzioni regionali e locali, alle Parti sociali e alla stessa Multinazionale tedesca affinché le necessarie trattative siano improntate non a parametri esclusivamente utilitaristici ma orientate secondo coscienza ad un’attenta valutazione della situazione, avendo ben presente che revocare i licenziamenti e salvaguardare l’occupazione è prima di tutto una responsabilità morale non eludibile specialmente quando assume certe dimensioni e diventa una vera calamità sociale, anche perché il Reparto ha notevoli capacità produttive e di mercato”. Una solidarietà che guarda al futuro quando, rivolti alle Istituzioni locali e alle Parti sociali i Vescovi sollecitano “a prendere consapevolezza che, in una situazione di economia globalizzata che accresce l’interdipendenza e la competitività internazionale, occorre affrontare i problemi, con le potenzialità e le distorsioni che presentano, in un modo qualitativamente nuovo”. Una riflessione che, aggiungono, è “da fare anche con le azioni e le modalità previste dal Patto per lo Sviluppo dell’Umbria, non può non interessare lo sviluppo e la qualità del sistema delle imprese a livello regionale e locale, chiamando in causa le responsabilità di tutti i soggetti – a partire dagli stessi Imprenditori e dal sistema creditizio – affinché siano valorizzate, sostenute e incentivate tutte le potenzialità imprenditoriali presenti nel territorio”.