La Veglia di preghiera per la vita nascente si svolge il 25 marzo di ogni anno nella basilica di S. Maria degli Angeli. Data non casuale, in quanto si tratta della festa dell’Annunciazione, nove mesi prima del Natale. L’idea nata per iniziativa di alcuni fedeli dell’associazione Progetto Gemma, che sostiene le adozioni prenatali a distanza di una mamma e del bambino concepito e non ancora nato, e che si impegna con una preghiera quotidiana e l’adorazione eucaristica mensile in molti luoghi d’Italia. Alla Veglia del 25 marzo hanno aderito i Movimenti per la vita dell’Umbria, l’Ordine francescano secolare e la diocesi di Assisi, con la benedizione del vescovo mons. Sorrentino. È lui che presiede la Veglia, che consiste nella recita del rosario meditato e nella celebrazione dell’eucarestia. Angelo Filardo, ginecologo, presidente del Centro di aiuto alla vita di Foligno, e responsabile del centro Amore e Vita per l’insegnamento dei metodi naturali di regolazione della fertilità, è uno degli ideatori della Veglia. “Ogni anno nel mondo – dice – si consumano ben 320 milioni di aborti l’anno, nascosti in varie forme, come ad esempio nell’uso dei contraccettivi. In Umbria gli ultimi dati risalgono al 2010, quando gli aborti chirurgici sono stati 1.883. Sono 92.506 i concepiti uccisi in totale dal 1978, anno in cui è entrata in vigore la legge che regolamentava l’aborto”. “Esistono degli indici di ‘distruzione embrionaria’ per l’uso dei contraccettivi che producono queste cifre – aggiunge. – Non si tratta dunque solo degli aborti chirurgici, facilmente monitorabili, ma di tutte le altre forme di eliminazione dei concepiti che vengono praticate. Si pensi alla spirale, mezzo abortivo che impedisce l’annidamento dell’embrione nell’utero materno: non si può non considerarla abortiva. Considerando un tasso di concepimento annuo del 17% e moltiplicandolo per tutte le donne che usano questo mezzo, si può calcolare che in Italia ogni anno avvengano per causa della spirale circa 500 mila aborti. Per non parlare del devastante bilancio di morti che produce la fecondazione in vitro, sulla quale c’è poca chiarezza in merito a quanti embrioni muoiano a fronte dei pochissimi che diventano bambini e vengono alla luce”. Filardo, a fronte di quella che definisce “la strage dei concepiti”, ricorda l’invito di Giovanni Paolo II nella Evangelium vitae a “pregare incessantemente” per la vita. “Anche Mons. Pagani – ricorda il ginecologo – in occasione dell’ultima Giornata per la vita alla quale presenziò prima di morire, nel 1988, ricordò alle Chiese umbre la necessità di pregare ogni domenica nelle parrocchie per la vita. Si tratta di un appello che non possiamo non accogliere”. Un appello che si concretizza nell’invito del Mpv a dedicare momenti di preghiera per la vita il 25 di ogni mese.
Veglia di preghiera per la vita il 25 marzo
Come di consueto, si terrà a S. Maria degli Angeli. Invito a portare avanti la preghiera il 25 di ogni mese
AUTORE:
Mariangela Musolino