di Tonio Dell’Olio
Un gruppo di persone che arrivano dai cinque Continenti e lavorano in organizzazioni e organismi ecclesiali per la prevenzione della tratta di esseri umani, per la protezione delle vittime, e perché sia più efficace la repressione contro coloro che si arricchiscono sulla pelle delle donne sfruttate e private della dignità, sono state convocate a Roma dal Dicastero per lo sviluppo umano integrale.
Non conferenze dotte, ma esperienze sul campo e proposte concrete. Qui i Paesi di origine incontrano quelli di destinazione. Si incontrano per rendere operativi e concreti gli “Orientamenti pastorali sulla tratta di persone” che il Dicastero vaticano ha varato di recente, e che è tutt’altro che un mosaico di dichiarazioni di principio. Giovedì 11 aprile Papa Francesco ha ascoltato le proposte che sono emerse, per rilanciarle autorevolmente a tutta la Chiesa universale.
Una Chiesa “con il grembiule” del servizio, che sa ascoltare il dolore di donne che non hanno voce. Donne costrette a portare avanti una gravidanza clandestina appaltata da una ricca coppia sterile a un’organizzazione mafiosa. Corpi mercificati. Per queste ragioni, Papa Francesco ha scelto suor Eugenia Bonetti, che ha consacrato tutta la vita a dare voce e protezione alle donne sfruttate, per proporre i testi della Via crucis del Venerdì santo al Colosseo.