Uniti sotto la Madre della misericordia

Intronizzata a Norcia in concattedrale di una copia della Santissima Icone di Spoleto, patrona principale dell'arcidiocesi

Ore 11.30 di martedì 14 ottobre. Nella concattedrale di Norcia è stata solennemente intronizzata una copia della Santissima Icone, venerata e conservata nel duomo di Spoleto, patrona principale dell’arcidiocesi. La scelta della data non è stata casuale: il 14 ottobre è, infatti, l’anniversario della dedicazione della chiesa concattedrale. L’immagine della Madre di Dio è stata consegnata all’arciprete di Norcia, mons. Mario Curini, dal Capitolo metropolitano dei canonici della cattedrale. La giornata è iniziata al monastero delle Clarisse di S. Pace. In apertura di mattinata c’è stata la riunione degli uffici pastorali della diocesi con l’Arcivescovo. Poi, nella chiesa del monastero mons. Fontana ha benedetto l’immagine. Da lì è partita la processione verso la concattedrale di Santa Maria della Misericordia. Il corteo, accompagnato dal suono festoso di tutte le campane della città, è stato aperto dalle donne nursine, che in mano avevano una rosa. Seguiva il resto del popolo, i monaci dell’abbazia greca di Grottaferrata, quelli di Norcia, i sacerdoti diocesani, il Capitolo dei canonici, l’Arcivescovo con in mano la copia dell’icone e l’istituzione civile nursina nella persona del commissario prefettizio Giancarlo De Filippis. Giunti nella concattedrale, deposta la sacra effige a lato dell’altare, i monaci di Grottaferrata hanno cantato l’inno Akàthistos. ‘Che questa preghiera alla Madonna – ha detto l’archimandrita esarca di Santa Maria di Grottaferrata, Emiliano Fabbricatore – ci aiuti a risolvere i nostri problemi, sia quelli piccoli che quelli grandi’. I fedeli nursini sono stati molto contenti dell’arrivo nella loro comunità parrocchiale dell’immagine della Santissima Icone. Quello tra Norcia e la Madonna della Misericordia, l’Haghiosoritissa, è un legame antico. Fu il vescovo Settimio Peroni a rispristinarne il culto; negli anni del suo episcopato dedicò alla Madre di Dio anche una lettera pastorale. Il pomeriggio, dopo la riunione del Capitolo dei canonici, c’è stato il solenne pontificale presieduto dall’Arcivescovo e animato dalla cappella musicale del duomo di Spoleto. ‘Il popolo – ha detto mons. Fontana – ricorre alla Madonna nelle difficoltà e nelle tribolazioni. Dobbiamo rammentare a tutti la misericordia del Signore. Il nostro messaggio diventerà credibile solo attraverso la ferialità e la carità, da esercitare all’interno della città dell’uomo, non a parte’. L’Arcivescovo ha poi spiegato che il termine concattedrale, insieme a cattedrale, evoca l’unità della Chiesa spoletana-nursina. ‘Le ragioni della storia – ha affermato – ci unirono; le ideologie delle contrapposizioni ci divisero; l’ecclesiologia dei nostri santi ci ha di nuovo unito’. E questa unità ora è rafforzata anche dalla Santissima Icone, da quella Madonna della misericordia che viene venerata nelle due maggiori chiese della diocesi: la cattedrale e la concattedrale.

AUTORE: Francesco Carlini