Giovedì 24 aprile alle ore 19.30, a Cannaiola di Trevi, verrà ricordato il 20’anniversario della beatificazione di Pietro Bonilli. Sarà l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Giuseppe Chiaretti, a presiedere l’eucaristia. L’olio per la lampada votiva al beato verrà offerta da Comune di Perugia, che sarà rappresentato dal sindaco Renato Locchi. Bonilli è ricordato e venerato per essere apostolo della carità e della sacra famiglia e per aver fondato le Suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Proponiamo le motivazione scritte dal Bonilli stesso sulla necessità di fondare un nuovo istituto dedicato alla Sacra Famiglia (da ‘La Famiglia Cattolica’, gennaio 1913). ‘Ragione storica. La prima relazione che scorgo tra voi e la Sacra Famiglia è questa: che voi siete sorte allorché sorse nel mondo cristiano la devozione alla S. Famiglia, allorché i Sommi Pontefici Pio IX prima e Leone XIII poi, chiamarono l’attenzione di tutti i fedeli sopra la S. Casa di Nazareth e sopra gli esempi di virtù domestiche dateci dalle persone che l’abitarono, come il rimedio più efficace ad impedire il dissolvimento della famiglia cristiana, minacciata dalla irreligione, dal materialismo e dal sensualismo dei giorni nostri. Fu allora che la pietà e lo zelo di persone che voi ben conoscete furono mossi a trasportare in mezzo alla ruinante società moderna, in maniera quasi visibile, gli esempi della S. Casa, perché esercitassero più facilmente sopra di essa la loro efficacia salutare. Così ebbe origine l’Istituto delle Suore della S. Famiglia. Ragione esistenziale. E quale fu il vincolo che unì tra loro tante anime disperse e lontane e le cementò in una sola famiglia? Ecco la seconda relazione che io veggo tra la S. Famiglia e la vostra. Nella Santa Casa di Nazareth il vincolo di unione tra Maria e Giuseppe fu Gesù Cristo e Gesù solo… Capite dunque, o Sorelle, quale deve essere il vincolo della vostra famiglia elettiva? Oh, voi l’avete detto nel lasciare la casa paterna, nel vestire l’abito religioso… Non sognate altri vincoli, non sognate altri amori! Se l’amore puro, ardente, impetuoso di Cristo vi congiunge, la vostra famiglia sarà unita e mai si scioglierà. Ragione apostolica. Andiamo innanzi a vedere una terza relazione. Come Gesù Cristo Redentore e Restauratore di ogni cosa non rimase sempre rinchiuso nella casetta di Nazareth, ma uscì all’aperto per annunziare ai poveri la Buona Novella e passò facendo il bene, sanando tutti gli oppressi, così deve essere di voi nella nuova famiglia di elezione… Anche voi non siete chiamate a formare la nuova famiglia elettiva per il solo vostro profitto, per la vostra santificazione, ma per estendere la vostra operosità ad una famiglia più grande ancora: la famiglia dei deboli, la famiglia degli oppressi, degli infelici che riempiono la terra. E non crediate che in questa famiglia, perché più grande, perché più numerosa non vi sia più Gesù nel centro, come era nella Casa di Nazareth, come lo possedete vostro Sposo nella Congregazione della S. Famiglia… Nella grande famiglia dei poveri, degli infelici, degli ignoranti voi siete chiamate non solo a servir Gesù Cristo, ma a nutrir Gesù Cristo, a custodir Gesù Cristo, a difender Gesù Cristo, a trafugar Gesù Cristo, a ricever Gesù Cristo, a farlo regnare. Il testo completo del beato Bonilli è pubblicato sul sito www.arcidiocesidispoletonorcia.it.