Il consuntivo dell’evento giubilare, soprattutto in riferimento agli aspetti pratici e organizzativi è stato fatto mercoledì scorso, a Gubbio, nell’ hotel Beniamino Ubaldi, con una riunione congiunta dei membri del Comitato ecclesiale regionale per il Grande Giubileo del 2000, presieduta dal vescovo di Gubbio, segretario della Conferenza episcopale umbra e presidente del Comitato stesso, mons. Pietro Bottaccioli. Al termine della riunione il Presidente ha dichiarato sciolto il comitato ringraziando tutti i membri, per la maggior parte vicari generali delle diocesi umbre, e il loro coordinatore mons. Antonio Maniero per il lavoro svolto in questi anni. Non è stato un lavoro da poco se si ricorda che questa struttura, pensata appositamente e mirata a realizzare una “politica” unitaria nei confronti delle iniziative giubilari, è stata costituita fin dal dicembre 1995, insieme ai comitati diocesani. Il lavoro nella lunga e laboriosa ricerca di programmi congiunti o coordinati ha dato i suoi frutti, che rimarranno nel tempo, anche come stile di programmazione pastorale regionale. In questi anni sono state realizzate opere non legate all’effimero, ma valide per la vita della Chiesa oltre il Giubileo stesso. Questo è stato in molti casi un’occasione provvidenziale per porre mano a opere che ricadono positivamente in tutta la vita della regione, coinvolgendo l’aspetto religioso, artistico, culturale e sociale. Si pensi ai vari restauri di monumenti e beni culturali, luoghi di accoglienza, guide turistiche, strumenti di informazione e informatizzazione sulla regione. Un resoconto sugli aspetti più spirituali è stato fatto, sia in prospettiva regionale, sia da parte delle singole diocesi nel n.48 del 2000 de La Voce, al quale rimandiamo per un’ampia illustrazione delle principali iniziative. In questo incontro è stato evidenziato il felice rapporto che si è instaurato tra l’Istituzione cattolica e quella civile, la Conferenza episcopale umbra, con il suo Presidente Mons. Sergio Goretti e la Giunta regionale umbra con il suo presidente di allora Bruno Bracalente e l’assessore ai Beni culturali Giampiero Bocci e poi Rita Lorenzetti e Gianfranco Maddoli. E’ stato unanimemente convenuto che le due intese firmate nell’occasione tra Ceu e Regione, oltre ad essere state di modello per molte regioni italiane, possono essere la base per ulteriori rapporti di collaborazione soprattutto in vista della valorizzazione dei beni artistici e culturali dell’Umbria che per l’80 per cento sono di proprietà di enti ecclesiastici, e costituiscono una ricchezza per tutta la comunità regionale. Da qui nasce non solo l’opportunità, ma la necessità di una collaborazione stretta tra le due Istituzioni e gli organismi preposti per la realizzazione dei progetti. Nella riunione di Gubbio è stato presentato nel suo complesso il programma delle Guide realizzate dalla casa editrice de La Voce “Umbria Mistica – Itinerari della Santità” che hanno ottenuto un ottimo apprezzamento: sono gli itinerari benedettino, romualdlino, francescano, della santità femminile, dell’amore misericordioso ed eucaristico, divulgati in centinaia di migliaia di dépliant illustrativi e raccolti in quattro volumi monografici e riassunti in un volume complessivo. Tutta questa produzione, occasionata dal Giubileo resta una pietra miliare nella conoscenza dell’Umbria nei suo aspetti mistici più caratteristici e profondi.
Una grande collaborazione che va oltre il Giubileo
Mons. Bottaccioli ha dichiarato sciolto il Comitato per il Grande Giubileo del 2000
AUTORE:
E.B.