Per la prima udienza primaverile, un manto di cappellini rossi ha salutato l’ingresso di Giovanni Paolo II a bordo della ‘papamobile’ in piazza san Pietro, mercoledì 17 marzo scorso. 12 mila le persone abbracciate dal colonnato del Bernini, 4000 i giovani in pellegrinaggio dalla sola arcidiocesi di Spoleto-Norcia, in occasione dell’udienza che ha visto brillare di fronte al Pontefice la fiaccola per la pace di san Benedetto benedetta dallo stesso Giovanni Paolo II.. La fiaccola ‘Pro Pace’ era stata accesa nella grotta della Natività, a Betlemme, appena la scorsa settimana da sette giovani umbri al seguito di mons. Riccardo Fontana e del sindaco di Norcia, Alberto Naticchioni. Ad essa, al suo rientro dalla missione di pace in Terra Santa, Giovanni Paolo II ha dedicato una speciale preghiera di benedizione nel corso dell’udienza generale; alla delegazione che l’ha seguita in Terra Santa, il Pontefice ha espresso gratitudine per ‘questo rinnovato impegno a favore della concordia tra i popoli’. Il Papa, salutando particolarmente la delegazione di giovani di Spoleto e Norcia, ha detto: ‘Auspico – rivolgendosi ai ragazzi venuti dall’Umbria – che la vostra regione, terra di san Francesco e di san Benedetto, sia sempre più consapevole dei valori spirituali che hanno forgiato il pensiero, l’arte e la cultura dell’Italia e dell’Europa’. Durante l’udienza, accanto a monsignor Riccardo Fontana, anche il vescovo di Porto e Santa Rufina, mons. Gino Reali, ex vicario di Norcia e la delegazione che ha scortato la fiaccola assieme ai sindaci della Valnerina. ‘La fiaccola di San Benedetto’, ha spiegato l’arcivescovo Riccardo Fontana, ‘vuole testimoniare il bisogno di pace in tutti gli angoli del mondo, specialmente in questo particolare momento storico segnato dal pericolo del terrorismo internazionale. Per questo siamo andati ad accenderla in Terra Santa e, con essa, siamo qui oggi davanti a Sua Santità Giovanni Paolo II’. Per l’occasione, l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia ha infatti allestito due treni speciali partiti da Foligno e Spoleto; oltre 30 gli autobus che si sono mossi dalle parrocchie dell’Umbria. Poco prima di entrare nella Città eterna, mentre i primi studenti delle scuole elementari, medie e superiori iniziavano ad affollare piazza San Pietro già nelle prime ore della mattinata, mons. Riccardo Fontana aveva rivolto il suo saluto ai pellegrini. Poi l’arrivo in piazza per l’udienza, dove la delegazione spoletano-nursina si è unita alle altre migliaia di pellegrini provenienti da varie parti del mondo, dall’Europa agli Stati Uniti. Nel pomeriggio, la fiaccola di San Benedetto è stata portata in Vaticano dagli stessi tedofori umbri che l’avevano scortata nelle principali città della Terra Santa: Gerusalemme, Betlemme, Gerico. Nel pomeriggio la Fiaccola benedettina ‘Pro Pace’ è stata ricevuta al Comune di Roma, dal vice sindaco Maria Pia Garavaglia. Martedì mattina, invece, la fiaccola benedettina è stata ricevuta a Montecitorio dal presidente della Camera dei Deputati, Pierferdinando Casini.
Una fiaccola di pace
La Fiaccola benedettina, accesa in Terra Santa, benedetta da Giovanni Paolo II
AUTORE:
Eleonora Rizzi