La festa di sant’Anna, che si celebra nella località montana di Paradiso, (da Assisi, da porta Perlici, la località si raggiunge percorrendo la strada che porta a Gualdo Tadino), si carica quest’anno di un particolare significato religioso: martedì 26 del corrente mese verrà ufficialmente riaperta al culto – alla presenza del vicario generale mons. Orlando Gori e del parroco don Salvatore Rugolo, cancelliere vescovile – l’antica chiesa dedicata alla madre della Madonna: piccolo e suggestivo edificio dotato di torre campanaria, appartenente alla locale Confraternita, incorporato in un castello di proprietà privata. Alcune notizie storiche vengono fornite da don Vittorio Falcinelli nel suo libro ‘Per ville e castelli di Assisi’. La chiesa in questione è stata più volte ristrutturata: due interventi risultano documentati ad esempio nel ‘700, ma veniamo alla storia più recente. Altri lavori risalgono al 1971. Il sisma del 1984 decretò l’inagibilità della chiesa, che venne allestita in un apposito container posizionato in un piazzale a breve distanza. Dopo il devastante sisma del 1997 fu realizzato ad uso dei fedeli un più comodo prefabbricato nello stesso piazzale. Prendevano inizio al contempo il consolidamento e il ripristino della originaria chiesa, seguiti da Claudio Menichelli, finanziati secondo le norme vigenti. Si procedeva anche al restauro, grazie all’impegno generoso della confraternita, di un affresco incastonato in una nicchia nella parete di fondo, raffigurante sant’Anna delicatamente addossata alla Madonna e al Bambino, rappresentazione ritmata di tre generazioni: la nonna Anna, la madre Maria, il bambino Gesù. Secondo l’autore del restauro Paolo Proietti l’affresco, databile forse al XVI secolo, già ridipinto e degradato, costituiva probabilmente la parte centrale di un’opera più vasta estesa almeno a tutta la nicchia. Martedì 26 luglio, giorno più rilevante, come già detto, dei festeggiamenti (22 – 31 luglio) verrà celebrata nel pomeriggio una messa. Il corteo processionale trasferirà il dipinto raffigurante sant’Anna e la figlia Maria ancora fanciulla dal citato prefabbricato alla vera riadattata chiesa. Proprio questo dipinto è l’oggetto di una radicata devozione: le partorienti sono solite offrire fiori ed accendere lumi. Il priore, diacono Elio Mancinelli, anima con solerzia la confraternita ed una schiera di volontari (nutrita la presenza femminile) per l’espletamento delle tante incombenze di carattere organizzativo: tutti coinvolti nella realizzazione del programma religioso e del programma popolare che prevede degustazioni di prodotti tipici locali, intrattenimento musicale, lotteria e spettacolo pirotecnico.
Una chiesa restituita al culto
PARADISO. L' evento si inserisce nell'ambito della festa di sant'Anna
AUTORE:
Francesco Frascarelli