Un putiferio politico e burocratico all’italiana, che resterà negli annali. Un Governo (quello appena dimessosi) che invia una lettera anche ai cittadini extracomunitari garantendo loro il ‘bonus bebé’, molti stranieri che – lettera alla mano – lo richiedono alle Poste autocertificando la cittadinanza italiana dei propri figli nati in Italia (cosa falsa), il personale delle Poste (che non può, né deve verificare le autocertificazioni) che consegna i 1.000 euro agli stranieri, un ministro delle Finanze (Giulio Tremonti) che subito richiede indietro il ‘bonus bebé’ agli immigrati minacciandoli di ‘truffa ai danni dello Stato’, molti immigrati che quei soldi li hanno già spesi. Intanto la guardia di finanza, se non verrà bloccata dal nuovo Governo, svolge il suo compito: 1.000 immigrati denunciati a Bergamo, 80 a Cuneo, altri in Veneto. Gdf, in Umbria finora 55 segnalazioni’Al momento – afferma il tenente colonnello Roberto Pulicani, capo di Stato Maggiore della guardia di finanza dell’Umbria – noi abbiamo trovato 55 extracomunitari che non avevano diritto al ‘bonus bebé’ nel corso di controlli a Città di Castello’. In tutta Italia, 3.000 cittadini stranieri rischiano a breve di finire sotto processo per aver ritirato il ‘bonus bebé’ per i nati nel 2005, pur non avendone diritto. In tutto devono restituire circa 3 milioni di euro allo Stato. Solidali con gli extracomunitariSolidarietà agli immigrati è stata espressa da più parti, a livello nazionale e regionale. ‘Per risolvere il problema il ‘bonus bebé’ va esteso a tutti residenti in Italia – sostiene il segretario confederale dell’Unione generale del lavoro (Ugl), Marina Porro. ‘Gli extracomunitari – commenta il presidente del Movimento difesa del cittadino (Mdc), Antonio Longo – lavorano e pagano le tasse come i cittadini italiani. Spero che il governo Prodi revochi la restituzione’. Per la Caritas di Perugia, Stella Cerasa commenta: ‘Un’operazione terribile. Noi abbiamo sempre detto agli extracomunitari di non recarsi alle Poste per il ‘bonus bebé’, ma lo Stato italiano dovrebbe almeno scusarsi con loro’. L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) invoca le norme antidiscriminazione delle convenzioni internazionali – Oil (lavoro), New York (diritti del fanciullo) – e di quella europea sui diritti umani, parlando di disinformazione sul ‘bonus bebé’ verso centinaia di famiglie straniere in Italia. Immigrati: conta la buona fedeIntanto, chi fra gli extracomunitari è stato raggiunto dall’avviso di garanzia dovrà dimostrare la propria buona fede. L’Asgi suggerisce di riconsegnare subito i 1.000 euro: ‘Sarebbe una circostanza attenuante, anche se questo stesso atto potrebbe far scattare d’ufficio il procedimento penale’. Dalla Caritas di Spoleto, l’avvocato Giorgio Palluco è comunque convinto che la legge riconoscerà a chi restituirà la somma il ‘ravvedimento operoso’. E la penosa questione sarebbe chiusa.
Una beffa da 1.000 euro
Extracomunitari: la tragicommedia all'italiana del 'bonus bebé'
AUTORE:
Nerica Eminovic (ha collaborato Paolo Giovannelli)