Piccoli luoghi di culto che potrebbero sembrare all’abbandono, almeno per i viandanti, ma che in realtà assumono particolare importanza e sui quali c’è forte devozione da parte di chi ci è cresciuto e vissuto vicino. Tanti siti di questo genere esistono in Umbria, molti nel territorio dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia. Uno in particolare è tornato al suo splendore da qualche mese: si tratta della chiesa della Madonna di S. Salvatore, nell’omonima frazione di S. Giovanni di Baiano di Spoleto. Lasciata in uno stato di degrado per lungo tempo, è stata recentemente ristrutturata grazie alla volontà dei devoti che si sono appellati alla Fondazione Carispo con una sottoscrizione, a testimonianza di quanto stia a cuore il recupero della pieve. Un luogo non facilmente raggiungibile, che però non manca di accogliere quanti lo desiderino e si inerpichino nel boschetto che fa da cornice alla bellissima chiesa mariana. Ora, la Comunità montana sembra essersi impegnata per la risistemazione della strada che porta alla Madonna di S. Salvatore.Accanto alla chiesa, c’è anche una casa, appartenente alla famiglia Novelli, che però, a richiesta, è stata messa a disposizione della parrocchia in passato. Nel corso dei lavori di riconsolidamento, anche questa è stata ristrutturata dai proprietari. Il parroco, don Renzo Persiani, in merito alla devozione afferma: “È un luogo molto caro, soprattutto ad adulti e anziani, che lo sentono come proprio. Ci sono persone che ci vanno periodicamente. Qualche volta, è stato utilizzato anche come luogo di ritiri e di gite per i ragazzi. Nell’ultimo periodo, non era più possibile per via dello stato in cui versava la chiesa ma, ora, si potrà di nuovo accedere, grazie ai lavori effettuati”. “Per quanto riguarda le feste religiose – continua don Renzo – si celebrano la seconda domenica di giugno e la terza di ottobre. Generalmente, si va su per partecipare alla messa e, al termine, si resta per un momento ricreativo insieme”. In relazione al restauro, il parroco si reputa soddisfatto, soprattutto dell’impegno dei devoti che così tanto si sono impegnati. L’unica cosa che sembra rimanere irrisolta, al termine dei lavori, è il recupero dell’affresco raffigurante la Madonna col Bambino. Un capolavoro che, purtroppo, rimane rovinato perché, in data imprecisata (si pensa possa essere stato negli anni ’70-80), sono stati eseguiti dei lavori di tinteggiatura che hanno danneggiato profondamente quello che era il dipinto originale, che oggi ci appare con colori forti e lontani dalla naturalezza a cui lascerebbe pensare l’opera. Storia della chiesettaPoche sono le notizie in merito alla pieve della Madonna di S. Salvatore. Si tratta peraltro di note d’archivio risalenti alla visita pastorale di mons. Carlo Giacinto Lascaris, nel 1712. Lunga “18 piedi”, larga 9 e alta 10, la chiesa ha una sola porta centrale, il pavimento grezzo, il tetto a tegole e una sola campana. Ha un unico altare in cui domina l’immagine di Maria dipinta sul muro. Fu un jus patronatus della comunità, il cui unico compito, negli anni, è stato quello di tagliare il bosco circostante. Concessa alla congregazione lateranense di Sant’Ansano da Alessandro VI (anno imprecisato), fu trovata senza porta con l’altare spoglio, il tetto in rovina ed abbandonato.
Un pezzo di cuore
Baiano di Spoleto. Riapre la sempre amata pieve della Madonna di S. Salvatore
AUTORE:
E. R.