La recente visita del sottosegretario agli Interni, Marco Minniti, avvenuta il 3 settembre scorso in occasione della Conferenza regionale delle autorità di Pubblica sicurezza, ha evidenziato, ancora una volta, che il fenomeno criminale più pericoloso in Umbria è l’impressionante traffico di sostanze stupefacenti. Sarà perché la regione è crocevia fra Roma e il Nord, sarà perché c’è un certo benessere economico: di sicuro in Umbria circola di tutto, ma soprattutto cocaina e marijuana. Limpide le parole di Minniti a riguardo: ‘È questo l’aspetto di maggiore preoccupazione – ha detto il viceministro – ma abbiamo già individuato chiaramente come lavorare’. L’Umbria, tutto sommato, registra un buon livello di sicurezza. Ma nulla viene sottovalutato, come avviene nel caso delle minacce al presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti (alcune pallottole recapitate in una busta a mo’ di ammonimento) e in quello dell’immigrazione criminale, ovvero di coloro che potremmo chiamare ‘pendolari del crimine’ che da altre regioni vengono in Umbria per delinquere. Minniti ha anche espresso apprezzamento per l’opera di antiterrorismo della Digos di Perugia contro un presunto gruppo dedito all’attività di addestramento di terroristi internazionali, facendo riferimento al lavoro che ha portato all’arresto dell’imam di Ponte Felcino, Mustafà El Korchi e dei suoi due collaboratori Mohamed el Jari e Driss Safika. Nel corso della Conferenza, i Comuni di Perugia e Terni hanno chiesto di sottoscrivere i Patti per la sicurezza delle aree metropolitane (li hanno già Roma e Milano) con le Prefetture e quindi con lo Stato. Minniti ha dato la sua disponibilità: ‘Le Prefetture – ha dichiarato – avvieranno subito le relative istruttorie’. I Patti hanno lo scopo di sancire un rapporto di forte collaborazione tra Stato ed enti locali, per garantire più sicurezza ai cittadini tramite le Prefetture, in accordo con il ministero dell’Interno che segue tutti i Patti per la sicurezza sottoscritti all’interno di una cornice di sinergia con l’Anci. Alla Conferenza hanno partecipato le maggiori autorità istituzionali umbre, tra le quali la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e il presidente del Consiglio regionale umbro, Mauro Tippolotti. Presenti anche il prefetto di Perugia Enrico Laudanna e quello vicario di Terni Antonio D’Acunto, accanto ai vertici delle Forze di polizia, dei vigili del fuoco e della magistratura.