Ha preso il via lo scorso venerdì 14 gennaio la seconda parte della visita pastorale che il vescovo Domenico Cancian sta svolgendo all’interno della diocesi. Questa tranche riguarderà in modo particolare tutta la zona pastorale Centro. Con la celebrazione di venerdì, inoltre, è stato portato in cattedrale il crocifisso personale di santa Veronica Giuliani, visto che tutta la visita è legata all’anno veronichiano, a distanza di 350 anni dalla nascita della santa tifernate. “L’obiettivo di questa visita – ha affermato il Vescovo durante la celebrazione – è quello di cercare un modo per riunirci tutti insieme, perché vogliamo essere una cosa sola, riprendendo le parole del Vangelo di Giovanni. Una cosa sola tra noi, comunità cristiana e una cosa sola con il Signore, dato che nella nostra quotidianità facciamo quasi sempre esperienza di divisione”. “Tenendo presente questo obiettivo fondamentale di muoverci insieme per unirci come comunità cristiana – ha continuato mons. Cancian, dopo aver ascoltato alcune letture estratte dalla Bibbia e dal diario personale di santa Veronica – dobbiamo avere in mente tre punti: che questa visita sia l’occasione per un momento penitenziale, in cui prendere atto delle nostre divisioni, dettate dall’orgoglio e dalla litigiosità, e dalla nostra divisione con il Signore, data dal peccato, perché il rapporto che abbiamo con Dio non è quello di amore e di figliolanza, come dovrebbe essere. Poi – ha aggiunto riprendendo la lettura di san Paolo – dobbiamo riscoprire il valore della carità; perchè la carità è un dono ed è identificabile con lo Spirito Santo che è il dono che ci fa Dio. Ma infine – ha dichiarato Cancian – essere una cosa sola non deve comportare un peso ma una gioia e una beatitudine. Perché la vita cristiana deve essere gioia, e quando la nostra vita diventa un peso significa che siamo fuori dalle beatitudini e dall’insegnamento di Gesù, perché tutti noi siamo chiamati a seguire Gesù passo a passo, dato che questa è la strada che conduce alla vera felicità e alla beatitudine”. “Solo noi, attraverso la fede – ha concluso il prelato, ricordando anche la vita di Vera, morta dopo aver vissuto paralizzata per 17 anni – sappiamo portare la nostra croce con gioia e speranza, con la certezza che il Signore è con noi. Solo vivendo con gioia e beatitudine, secondo la strada mostrataci da Gesù Cristo, possiamo essere uniti nella carità di Dio”. Il Vescovo ha infine esortato tutti i presenti a partecipare a tutti i vari appuntamenti di questa visita pastorale, la prima svolta da mons. Cancian, che per la zona centro terminerà il prossimo 11 febbraio.
Tre motivi per restare uniti
Diocesi. Visita pastorale del vescovo nella zona pastorale Centro
AUTORE:
Francesco Orlandini