Trasversali e irriducibili

In questi giorni abbiamo avuto almeno un paio di circostanze in cui si sono rotti gli schieramenti politici tradizionale e si sono create delle maggioranze trasversali seppure imperfette. Ci sono infatti sempre gli irriducibili, quelli del ‘mi spezzo ma non mi piego’. E tuttavia sulla Nazionale di calcio vi è stata una larga convergenza di opinioni, di reazioni e di emozioni, soprattutto nel momento della sconfitta e della delusione. Sono state modulate espressioni diverse e commenti tra loro complementari, e tutti sono dispiaciuti e delusi. Un altro ambito in cui si è notata una certa convergenza che ha attraversato i poli è stata la legge approvata dalla Camera sulla fecondazione assistita. Una certa trasversalità, purtroppo molto minore della prima e tuttavia apprezzabile soprattutto tra i politici cattolici. Una larga maggioranza si è trovata d’accordo in questi punti salienti: riconoscimento dei diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito; il ricorso alla fecondazione artificiale consentita solo dopo che sono falliti altri rimedi alla sterilità; vietato il ricorso a seme o ovociti estranei alla coppia, che deve intendersi come coppia di due persone sposate o conviventi di sesso diverso in età fertile (quindi non a single e gay); non si possono utilizzare più di tre embrioni; vietata la clonazione umana e sperimentazioni sugli embrioni. Questa convergenza, (a parte il gioco del calcio che è un gioco anche perché fa discutere e distrarre la mente) dovrebbe essere più facilmente raggiungibile quando si tratta di argomenti o leggi che riguardano la vita umana nelle sue stesse basi fondamentali e la stessa sua origine e fine (penso all’eutanasia). L’interesse di tutti dovrebbe convergere sulla scoperta di ciò che veramente è più umano e più utile all’uomo nella sua realtà più profonda e essenziale. Queste di cui parliamo non sono questioni politiche o partitiche o ideologiche, sono solo semplici questioni umane, antropologiche, che vertono sul senso della dignità, e del valore dell’essere umano. Per conoscerlo basta interrogare la propria coscienza e interrogare la scienza, farsi aiutare dalla medicina e dalla biologia. Non sono questioni confessionali, come ancora alcuni clericali alla rovescia pensano. Ne fanno una questione clericale quei gruppi di matrice protestante che dicono sempre il contrario di ciò che dicono i cattolici per affermare la diversità. I cattolici quando sostengono certe posizioni, e stanno insieme a molti laici e religiosi di altra fede, non lo fanno per seguire san Tommaso d’Aquino, ma il libro di embriologia quando descrive le primissime fasi della fecondazione umana. Su quel libro, se non sulla Bibbia si dovrebbe essere trasversali e convergenti, salvando pur sempre la libertà degli irriducibili. Molti altri temi meriterebbero un maggiore spirito di unità e la ricerca convinta di soluzioni comuni. Sarebbero soluzioni più efficaci perché avrebbero la forza della consapevolezza interiore della gente. E questa trasversalità va cercata nel modo più ampio possibile, superando le rigidezze degli schematismi di partito, le rigide discipline di gruppo e di polo e l’arroganza del volere imporsi all’altro, all’avversario, a colui che dissente, con ogni mezzo solo per poter dire ‘ho avuto ragione io, così si vede chi comanda’.

AUTORE: Elio Bromuri