Todi si è celebrato il suicidio del centrosinistra, che ha consentito al candidato del centrodestra Antonino Ruggiano (Alleanza nazionale) di diventare il nuovo sindaco della città, da sempre guidata dal centrosinistra. Un certo allontanamento dell’elettorato di centrosinistra era previsto anche in Umbria, ma a Todi si è concentrato un misto di arroganza e di superficialità dei responsabili regionali della coalizione di centrosinistra. Quando si impone un candidato, come Alessandro Servoli, senza tenere conto dell’umore della gente, si rischia di consegnare il Comune al centrodestra. Come è avvenuto. Servoli era un candidato sbagliato (da vicesindaco si era dimesso perché non candidato e poi è stato proposto all’elettorato) al punto da perdere quasi 20 punti percentuali rispetto a Catiuscia Marini, eletta nel 2002. I socialisti, che in coppia con i repubblicani erano il primo partito a Todi nel 2002 con il 25,8, ora sono scesi (con l’apporto di Udeur e repubblicani) ad una percentuale (11,8 per cento) che rende l’idea dell’appoggio al candidato sindaco socialista da parte degli stessi elettori dello Sdi. Il candidato del centrosinistra doveva essere Massimo Buconi (Sdi) ma i veti locali e regionali sul suo nome hanno portato ad una clamorosa sconfitta. Il secondo turno – senza il voto ai vari gruppi consiliari – ha aumentato il margine tra i due contendenti. Al ballottaggio Servoli ha ottenuto 4.533 voti rispetto ai 5.108 voti del primo turno. Ruggiano ha raggiunto 6.413 voti (5.472 al primo turno) e sarà il primo sindaco di destra di Todi. È riuscito ad intercettare i voti degli scontenti, è un volto nuovo anche se probabilmente potrà incontrare qualche difficoltà perché non ha la maggioranza in Consiglio (10 contro gli 11 del centrosinistra). Ma il tonfo del centrosinistra lascerà parecchie polemiche, che potrebbero impedire la compattezza necessaria (anche per l’avvio del Partito democratico in autunno) per rendere difficile il percorso amministrativo a Ruggiano. Pensare ad un ostruzionismo ad oltranza, per tornare subito alle urne, potrebbe risultare controproducente per il centrosinistra dopo questa lezione da parte dell’elettorato. Un po’ di autocritica a sinistra sarebbe doverosa, visto che le sconfitte di Todi ma anche quelle di Deruta e Bettona sono dovute ad un’incredibile serie di errori, frutto di divisioni e scelte verticistiche, proprio il contrario di quella partecipazione che viene tanto sbandierata. Un elemento da tenere in considerazione fra due anni, quando verranno rinnovate le principali amministrazioni comunali dell’Umbria. La Casa delle libertà festeggia per il risultato storico conquistato. ‘L’esaltante vittoria di Ruggiano premia il grande lavoro di tutta la Casa delle libertà – ha detto il capogruppo della Cdl in Consiglio regionale, Pietro Laffranco -, spezza l’egemonia della sinistra umbra e rappresenta un valido laboratorio politico in vista delle prossime scadenze elettorali’. Per l’on. Maurizio Ronconi ‘la straordinaria vittoria di Todi apre in Umbria una nuova fase politica’.
Todi: una svolta forse storica
Vince il centro destra: eletto nuovo sindaco Antonino Ruggiano
AUTORE:
Emilio Querini