Un incontro che ‘chiamerà a raccolta il mondo della comunicazione e della cultura del nostro Paese’ a otto anni dalla prima edizione di ‘Parabole mediatiche’, il convegno organizzato dalla Cei nel 2002 che oggi segna una pietra miliare dell’impegno della Chiesa italiana rispetto al mondo della comunicazione. ‘Testimoni digitali per i nuovi media’, questo il tema dell’appuntamento, si terrà a Roma dal 22 al 24 aprile 2010. Ad annunciarlo, sabato scorso (18 luglio) in un’intervista ad Avvenire, il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei mons. Domenico Pompili. ‘Sarà un’occasione per intessere relazioni e, in un’ottica più ampia, fare rete’, ha detto mons. Pompili, pensando alle ‘numerose realtà nazionali e locali che hanno risposto in questi ultimi anni alla necessità di entrare nei linguaggi digitali e dei nuovi media come in una ‘seconda pelle’ senza mai perdere il riferimento all’appartenenza ecclesiale’. Un panorama che comprende tra gli altri i diplomati al corso e-learning Anicec, i ‘Portaparola’ promossi da Avvenire, ma anche ‘tutta quella rete di persone impegnate nella comunicazione in parrocchia, nelle diocesi, nelle associazioni e nelle realtà religiose: una rete capillare e vivace che va curata e fatta crescere’. Nel tema scelto, prosegue il direttore dell’Ufficio Cei, ‘il sostantivo richiama l’atteggiamento né pregiudiziale né rassegnato di fronte ai cambiamenti che stanno avvenendo sotto i nostri occhi, mentre l’aggettivo ‘digitale’ evoca precisamente il nuovo contesto in cui ci muoviamo, segnato dai caratteri dell’istantaneità, della molteplicità, della pervasività’. ‘Parabole mediatiche’ vedrà quindi raccolti a confronto gli operatori di quelle ‘innumerevoli risorse comunicative capillarmente diffuse in tutto il territorio con l’invidiabile network cattolico del nostro Paese’, come afferma ancora mons. Domenico Pompili. P align=rightpresidente FiscGrazie a internet ogni diocesi saràcollegata a tutteAnche la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), che raccoglie i 185 settimanali diocesani che sfornano poco meno di un milione di copie ogni settimana, protagonisti efficaci del network della Chiesa italiana, s’impegnerà a fondo per la riuscita del convegno e per parteciparvi da protagonista. Le testate diocesane sono dotate, per la stragrande maggioranza, di un sito internet che completa e interagisce con il prodotto cartaceo. Anzi, alcune di queste testate sono esclusivamente on-line e molti siti collaborano con la radio della propria diocesi, offrendo ai lettori la possibilità di ascoltarla anche via Internet. Molti di essi ‘ ma è stata avanzata la proposta a tutti ‘ sono anche collegati con il rullo delle notizie flash quotidiane del Sir, l’agenzia nata dal seno della Fisc e promossa dalla Cei, oggi punto di riferimento insostituibile per l’informazione ecclesiale non solo in Italia, ma anche nell’intera Europa. Infine non mancano link di collegamento con i principali siti della Chiesa cattolica.Da parte sua la Fisc, sempre in collaborazione con il Sir, ha in progetto la realizzazione di un portale che colleghi le edizioni on line della gran parte dei settimanali associati. Ogni ‘navigatore’ avrà quindi la possibilità di accedere alle testate diocesane, immergendosi nelle realtà dei singoli territori, dei ‘mille campanili’ che fanno l’Italia. Ma non solo. Attraverso il portale e i siti di ciascun settimanale potrà navigare in gran parte dello spazio virtuale della Chiesa cattolica. Si creerà una rete interattiva aperta sui singoli territori e sul mondo intero. La realizzazione del portale sarà l’apporto concreto che i settimanali diocesani porteranno a ‘Parabole mediatiche 2’, dimostrando la grande vitalità delle proprie testate e redazioni locali. La Fisc ha lanciato nel Convegno ecclesiale di Verona del 2006 la sfida ‘Un giornale in ogni diocesi’, obiettivo che sta rapidamente realizzando, grazie al fermento che caratterizza le Chiese soprattutto del Sud e all’impulso offerto dal Direttorio sulle comunicazioni sociali del 2004. Inoltre, mediante iniziative associative, da tempo opera per la preparazione culturale dei propri operatori al fine di creare in loro una viva coscienza missionaria ed ecclesiale. Parabole mediaticheIl primo convegno ‘Parabole mediatiche’ era stato organizzato dalla Cei a Roma dal 7 al 9 novembre 2002. Per l’occasione Giovanni Paolo II aveva lodato la Chiesa italiana per aver avviato ‘tante pregevoli iniziative nell’ambito delle comunicazioni… Non possiamo non vedere in questo fermento pastorale e culturale un concreto e significativo frutto del decreto conciliare Inter mirifica’.