Gli auguri dei vescovi a nome degli umbriAppresa la lieta notizia della tua promozione ad Arcivescovo di Firenze, con vera esultanza, a nome anche dei confratelli vescovi dell’Umbria, ti esprimo le più vive felicitazioni, lieto che questa terra abbia dato una personalità così eminente per il servizio del Vangelo e della Chiesa. In questa nuova ed impegnativa missione ti accompagnino la stima, l’affetto e la preghiera dei vescovi umbri, dei sacerdoti, dei religiosi e dei fedeli, in particolare delle diocesi da te servite con intelligenza ed amore, lasciando ovunque frutti indimenticabili di ministero pastorale.+ Sergio GorettiVescovo Assisi – Nocera Umbra – Gualdo TadinoPresidente Conferenza episcopale umbraIl saluto di Perugia-Città della PieveLa nomina di monsignor Antonelli ad arcivescovo di Firenze ci riempie di particolare soddisfazione, non solo per la nobiltà della sede, ma anche per la qualità della persona prescelta. Il nuovo arcivescovo giunge infatti a questo alto incarico dall’esperienza di semplice parroco, di insegnante, di vescovo prima di Gubbio e poi di Perugia, e infine di segretario della Conferenza Episcopale Italiana, e cioè un solido curriculum pastorale a contatto diretto con la gente. Per la gente s’è fatto maestro di fede, elaborando il pregevole catechismo degli adulti della Chiesa italiana. Lo abbiamo conosciuto pastore d’anime cordiale e umile, generoso e attento ai segni dei tempi. Porterà con sé nel governo pastorale di Firenze la mitezza di Francesco d’Assisi e il vigore di Jacopone da Todi, la fedeltà alla Chiesa delle mistiche umbre e lo splendore incantato dei suoi pittori che hanno raccontato la fede dei semplici sui muri delle chiese. Lo accompagna la simpatia di tutti noi e l’augurio di un intenso lavoro pastorale in terra fiorentina e toscana. + Giuseppe ChiarettiArcivescovo di Perugia – Città della PieveUn augurio dalla sua diocesi di origineLa notizia della nomina di mons. Ennio Antonelli ad Arcivescovo di Firenze è certamente di quelle che riempiono di gioia la Chiesa di Orvieto-Todi e, in modo tutto particolare, chi lo ha, da una vita, come amico. La semplicità e l’umiltà lo rendono particolarmente caro a tutti; queste virtù umane sono il terreno privilegiato per il suo ministero pastorale in una diocesi che per cultura e spiritualità è unica. Sarà certamente il Vescovo del dialogo, della ricerca di “quanto unisce” avendo di mira il fascino della Verità e per essa impegnerà totalmente la sua vita sempre pronta a salire per ammirare, dalla vetta, le meraviglie di una Chiesa e di un mondo animate dalla potenza dello Spirito. La nostra e sua Chiesa gli sarà vicinissima ed io, come amico, spero di salire ancora un poco con lui. Don Antonio CardarelliDalla sua prima diocesiEra l’estate del 1982. Dopo la consacrazione vescovile mons. Ennio Antonelli si diresse verso Gubbio, sua prima sede episcopale. Tutti sapevano che non sarebbe stata di certo l’unica e ultima, che don Ennio era destinato a ben altri incarichi ecclesiali. Tuderte di origine, ma eugubino di adozione. Anche prima di diventare il cinquantasettesimo successore del vescovo Sant’Ubaldo, don Ennio è stato docente di educazione artistica e di religione al liceo classico di Gubbio. Anche per questo, oltre per essere stato pastore delle comunità di Gubbio e Umbertide, Antonelli è ricordato e stimato da tutti gli eugubini. L’ultima sua presenza ufficiale nella città dei Ceri risale a meno di un anno fa, quando aveva presenziato all’inaugurazione del museo diocesano. Era seguito un incontro conviviale con i sacerdoti nel nuovo seminario che proprio durante il suo episcopato era stato realizzato. Don Ennio era rimasto colpito dal carattere e dalla vitalità di una città legata al suo patrono Ubaldo da una devozione che non aveva esitato a definire unica in tutta la regione Umbria. Daniele Morini