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Tante storie, belle e profonde, tutte con un unico comune denominatore: riscaldare il cuore di chi ascolta e sa ascoltare. Questa è un po’ la sostanza dell’incontro “Racconta la vita”, iniziativa organizzata dalla Pastorale familiare dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia e dal reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Spoleto, giunta ormai alla quarta edizione. Venerdì 7 febbraio oltre 500 persone si sono ritrovate presso l’Auditorium della scuola di Polizia di Spoleto in occasione del primo degli appuntamenti promossi per la Giornata della vita. A interloquire con il pubblico e gli ospiti intervenuti è stato il noto presentatore Massimo Giletti, anche lui piemontese e amico di vecchia data dell’arcivescovo Boccardo, il quale ha voluto ricordare la profonda stima ed amicizia che lo lega da anni a “don Renato”, come era solito chiamarlo.
Otto i testimoni invitati a raccontare la loro esperienza di vita. Il primo è stato il primario Fabrizio Damiani del reparto di Ginecologia e ostetricia dell’Ospedale di Spoleto, il quale ogni giorno assiste alla nascita di tanti bambini del comprensorio. Con lui c’era l’ostetrica Carla Erbaioli, dello stesso reparto, che ha raccontato come è riuscita a raggiungere il suo sogno d’adolescente di diventare ostetrica, il più bel mestiere del mondo secondo lei e che continua a fare ogni giorno con passione e dedizione.
Tutte le storie sono state toccanti sia per l’umanità con cui i giovani genitori hanno dovuto affrontare la vita e al tempo stesso la morte, sia per la gioia nel coronare il sogno di mettere su famiglia seppur nelle difficoltà di ogni giorno. La Fede come strumento di gioia sia nella vita che nella morte è stato un po’ il senso del racconto della famiglia Gramaglia di Roma che ha dovuto affrontare la perdita di una figlia (nata in un parto trigemino). E poi Luciana e Domenico Moretti che hanno vinto il dolore di aver perso un figlio in un incidente stradale almeno 10 anni fa nei pressi del Bowling di Spoleto e che pur nel dolore si sono aperti gli altri, a chi è in difficoltà, per arrivare alla storia dei giovani sposi Francesca e Matteo Brocanello amici sin dall’età di 7 anni e che oggi hanno un bimbo di poco più di un mese. Infine la storia di Stefano Fagioli giovane dedito al servizio verso i suoi compagni, attraverso l’attività nella pastorale giovanile, catechesi, oratorio a quella della famiglia Dal Miglio che ha festeggiato i suoi 50 anni di matrimonio. Il finale è stato allietato dal concerto del coro delle Alpi Cozie di Susa (To) diretto dal maestro Mariano Martina.
Domenica 9 febbraio, nella chiesa di San Pietro a Spoleto si è tenuta la messa per tutti i bambini nati nell’anno 2013 nel reparto di Ginecologia di Spoleto e in altri ospedali della regione. Nell’omelia l’Arcivescovo si è soffermato anche sugli ulivi sistemati all’ingresso della chiesa ed addobbati con le foto dei bambini nati nel 2013: “queste piante ci ricordano che nessuno di noi è nato per caso, ma che abbiamo delle radici solide, una storia che ci precede, delle relazioni imprescindibili”.