“Il pane e le rose, qualità dell’immigrazione e qualità della vita” è il convegno promosso dalla provincia di Terni e dalla facoltà di Economia dell’Università di Perugia, corso di laurea in economia del polo di Terni, con il contributo di varie associazioni di volontariato e culturali che ha inteso approfondire anche con l’ausilio di laboratori di studio vari aspetti legati all’immigrazione nel territorio umbro in particolare sull’integrazione lavorativa e sulle strategie a favore dell’occupazione degli immigrati, per andare oltre la politica dell’emergenza come spesso accade in questi casi. Vari gli aspetti trattati che non hanno tralasciato un’analisi legata all’accoglienza, a quella culturale e religiosa, alla ricchezza dell’interscambio a livello non solo interculturale ma economico che il nuovo contesto sociale della regione e di Terni vive, e vivrà, ancor di più, con la prospettiva della regolarizzazione di migliaia di immigrati. La conoscenza del fenomeno è il primo passo per un impegno che non può essere solo esterno alla vita di ciascuno ritenendo l’altro un pericolo. L’accoglienza serve anche per lavorare per la pace, le migrazioni del resto fanno parte della storia dell’uomo da sempre, come ha ricordato il Vescovo nel suo intervento. In Umbria la realtà è molto variegata con la presenza di stranieri di oltre 180 paesi diversi che comporta una presenza variegata di religioni, di lingue e culture. Terni ospita appena il 2 % degli stranieri, in prevalenza albanesi, mentre Perugia, anche per la presenza dell’università per stranieri, è sopra la media europea. L’occupazione degli immigrati riguarda prevalentemente il settore edile e l’agricoltura, meno, anche se in crescita, il terziario. Le difficoltà di integrazione comunque non mancano e sono legate alla scuola per i bambini ( ad Amelia il 15% degli iscritti sono stranieri ) per un tipo d’insegnamento eurocentrico e alla casa per le famiglie. In questo senso la zona del ternano si caratterizza per essere un po’ un’isola felice di attrazione, con un basso tasso di irregolari. Le politiche da sviluppare, a cui il convegno e i successivi progetti da attuare intendono dare iter operativo, sono quelle che mirano alla creazione di opportunità di orientamento, formazione e miglioramento nel settore sociale e lavorativo di quelle forze lavoro che in alcuni campi sono a esclusivo appannaggio degli immigrati, e di cui si ha bisogno ora e in futuro, ma anche collaborare con quelle politiche non solo inclusive ma di sviluppo e crescita economica e sociale dei paesi di provenienza degli immigrati.
Terni isola felice: basso tasso di stranieri irregolari
Convegno sull'immigrazione
AUTORE:
E.L.