In questa calda estate oltre alle novità che riguardano il Governo nazionale si è decisa anche la data (27 ottobre), delle prossime elezioni regionali, anticipate per le note vicende giudiziarie che hanno portato alle dimissioni la presidente Catiuscia Marini con il conseguente scioglimento del Consiglio regionale.
Si prepara una campagna elettorale con molte novità nei nomi dei candidati (alcuni già annunciati) e nelle formazioni che li sosteranno, con l’entrata sulla scena politica regionale di realtà civiche e sindaci che si fanno voce dei territori con tutta la concretezza della loro esperienza.
Basterà a fare di questa campagna elettorale uno spazio in cui il dibattito sui problemi, e le proposte per superarli, si fa concreto? Ancora presto per dirlo quando l’impegno è concentrato sulla necessità di presentare le liste entro il 28 settembre e a fare accordi tra liste per raccogliere quel voto in più che può fare la differenza con la legge elettorale regionale che assegna il premio di maggioranza al candidato Presidente della Regione più votato.
Riprendono in questi giorni anche le attività ecclesialinelle parrocchie, gruppi e associazioni. Come ogni anno l’estate è il tempo di impegni straordinari (dagli oratori ai campi scuola, alle settimane in vacanza con le famiglie) e settembre è il tempo della ripresa delle attività ordinarie, spesso scandito da convocazioni diocesane di assemblee o convegni. La novità di quest’anno è che vi sarà un appuntamento che coinvolge tutte le
otto diocesi umbre: l’Assemblea ecclesiale della regione Umbria convocata per il 18 e 19 ottobre prossimi. Annunciata ad inizio anno da una lettera dei Vescovi umbri e preparata nei mesi scorsi nelle singole diocesi secondo le indicazioni dell’“Instrumentum Laboris”, si è conclusa con l’estate la fase preparatoria, quella in cui veniva chiesto di fare l’analisi dell’esistente in riferimento a sette temi o ambiti di vita: vivere la Chiesa, il rapporto con la fede di giovani e adulti, il rapporto tra fede e vita con particolare attenzione alle relazioni familiari e affettive, al lavoro e al tempo libero delle persone e alle fragilità delle persone.
Su questi temi i partecipanti all’Assemblea saranno chiamati a fare proposte “osando il cambiamento” perché – scrivono i Vescovi umbri nella Lettera di annuncio – “è necessario e urgente rilanciare nel tessuto ecclesiale e sociale la ‘gioia del vangelo’”.
Certo non era prevista né prevedibile la vicinanza temporale tra questi due appuntamenti. In modi e in contesti diversi fanno emergere il travaglio del cambiamento che tutta la società, e la Chiesa in essa, sta vivendo.
Prima ancora dei temi (o dei programmi politici) salta agli occhi il protagonismo che sale dal basso. Possiamo scorgervi un avvio di quei “processi” che costruiscono un popolo, costruiscono pienezza umana, come auspica Papa Francesco nella Evangelii Gaudium? L’Assemblea ecclesiale si pone questo obiettivo.