Mercoledì la Giunta regionale non ce l’ha fatta ad annunciare la modifica della delibera che assegna contributi per l’acquisto della prima casa alle coppie (famiglie e di fatto). Riunione in mattinata e poi contatti telefonici fino a sera con la Presidente Maria Rita Lorenzetti impegnata a Roma. La mediazione politica continuerà (scriviamo mercoledì sera) giovedì e forse oltre. E non è escluso che la discussione riprenda in Consiglio regionale dove, da lunedì, si discuterà la bozza del nuovo Statuto. Di certo sul tavolo c’è l’annuncio di venerdì scorso: “la delibera sarà modificata”, aveva detto la Presidente ponendo la questione all’ordine del giorno della prima riunione di Giunta, convocata al completo per procedere ad un “sereno confronto per giungere alla modifica dell’atto in questione nel rispetto delle diverse sensibilità che appartengono alle varie forze politiche che compongono la coalizione ed ai singoli membri dell’esecutivo”. Di certo Lorenzettti ha dalla sua l’assessore della Margherita Gianpiero Bocci che, sempre venerdì scorso, aveva annunciato che avrebbe chiesto il ritiro della delibera che lui stesso aveva votato nella convinzione, spiega, che fosse un “provvedimento di ordinaria amministrazione teso ad incentivare l’acquisto della prima casa” poichè su di esso “l’Assessore competente”, Monelli di Rifondazione, non aveva evidenziato “come è doveroso fare, il contenuto”. Contrario al ritiro della delibera ma “disponibile ad una sua integrazione e chiarificazione nel senso dell’estensione dei diritti” si è dichiarato Mauro Tippolotti, a nome del Gruppo regionale di Rifondazione comunista, con affermazioni, datate otto marzo, di dura polemica anticlericale che ha provocato la reazione, due giorni dopo, di Carlo Liviantoni, Margherita, presidente del Consiglio regionale. “L’esigibilità dei diritti fondamentali per le persone, non dipende esclusivamente dallo stato civile o dalla professione di una fede religiosa”, affermava Tippolotti, senza spiegare chi mai avesse chiesto tali “professioni di fede” per assegnare i contributi. Non si è limitato a criticare l’Osservatore Romano (“anatemi del Vaticano”!) che riportava un comunicato stampa della Consulta diocesana di pastorale familiare, di Perugia. Ha attaccato l’arivescovo di Perugia mons. Giuseppe Chiaretti colpevole di “invadenti esternazioni” e “improprio intervento sul merito delle decisioni politiche” tanto da fargli dire che “non sono più accettabili visioni confessionali della società, anzi, in questo buio periodo di accesi fondamentalismi, diviene politicamente prioritario affermare il senso laico delle istituzioni”. “La laicità delle istituzioni e della politica è affidata essenzialmente alla politica, alle istituzioni stesse e agli uomini che sono chiamati a reggerle” – gli ha risposto mercoledì Carlo Liviantoni, Margherita, presidente del Consiglio regionale difendendo la libertà dei Vescovi di “interviene sul terreno dei destini dell’uomo e dei valori fondanti i patrimoni culturali e spirituali della persona e della famiglia” Al dibattito tutto interno alla maggioranza, già tesa per il riequilibrio delle forze in campo (più visibilità, ‘poltrone’ dicono nella Cdl, a Rifondazione a spese della Margherita) si aggiunge il pressing dell’opposizione che ha chiesto il coinvolgimento di tutto il Consiglio regionale nella discussione e approvazione delle modifiche da apportare alla deliberazione della Giunta, con la convocazione straordinaria del Consiglio regionale. E il consigliere Udc Enrico Sebastiani ha chiesto che l’assessore Monelli si dimetta per consentire l’avvio di un confronto sereno su un problema tanto importante e sentito nella società regionale. Intanto un altro fronte di scontro potrebbe aprirsi con l’iniziativa (che comprende anche una proposta di legge regionale) che ha lo scopo di giungere all’abrogazione della legge nazionale sulla procreazione medicalmente assistita. Del “Comitato laico” fanno parte Marco Fasolo, consigliere regionale dello Sdi; Andrea Maori del centro di iniziativa radicale di Perugia; Maurizio Magnani referente dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti di Perugia; Walter Biscotti coordinatore Convenzione per la sinistra liberale.
Sulla famiglia la politica si accende
Contributi prima casa alle famiglie: la deliberà sarà riscritta, ma la Giunta regionale non ha ancora trovato l'accordo
AUTORE:
Maria Rita Valli