Ritorna anche quest’anno “Il Sentiero di Francesco”, il pellegrinaggio attraverso la valle del Chiascio per ripercorre l’itinerario seguito dal Santo di Assisi quando nell’inverno del 1206 (febbraio-marzo), dopo la rinuncia ai beni paterni, decise di allontanarsi dalla città natale dirigendosi verso Gubbio, dove venne accolto ed ospitato dalla famiglia Spadalonga. Fu rivestito anche di una rozza tunica, prototipo probabile di quello che sarebbe stato il futuro saio. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, avrà luogo nei giorni 1-3 settembre ed è proposta ed organizzata come occasione per riflettere sul grande tema della riconciliazione con se stessi, con Dio, con la Natura, con i fratelli. L’iniziativa, come già nel passato, è promossa dal vescovo mons. Mario Ceccobelli con la collaborazione della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, unitamente alle Famiglie francescane. Scrive il presule eugubino nella introduzione al periodico di collegamento diocesano scrive: “Ricordo il ‘Sentiero di Francesco’ nei giorni 1-2-3 settembre: iniziativa giunta alla sua terza edizione. Il tema di quest’anno è la riconciliazione con Dio. A Valfabbrica, la sera del primo giorno, Marco Moschini, professore dell’Università di Perugia, ci aiuterà a capire le dinamiche interiori che aiutano l’uomo a cercare la riconciliazione con Dio creatore, e un testimone racconterà come lui l’ha vissuta”. Anche questa seconda edizione infatti ha lo scopo di favorire la riscoperta e messa in pratica dei valori predicati, raccomandati e messi in pratica da san Francesco. Il “Sentiero” verrà coperto in tre giorni. Il 1° settembre, si parte da Assisi dopo la liturgia nel palazzo del Vescovo, e la preghiera sulla tomba del Santo; è lì’inizio di un cammino destinato a riscoprire, in tre tappe, l’insegnamento francescano ed i luoghi che hanno segnato la vicenda terrena del Santo: Valfabbrica, Caprignone, dove fu realizzato il primo convento francescano, San Pietro in Vigneto, abbazia di Vallingegno, i resti del lazzaretto, dove furono accolti e curati i lebbrosi, e quindi conclusione nella chiesa della Vittorina, luogo simbolo del legame tra Gubbio e san Francesco. Nei suoi pressi è avvenuto l’ammansimento del celebre Lupo narrato dal capitolo XXI dei Fioretti, i suoi locali, per disposizione del vescovo Vilano, nel 1213, furono utilizzati quale primo cenobio del frati. È un autentico evento che coniuga spiritualità e storia. Il vescovo Ceccobelli auspica la più ampia partecipazione.
Sul Sentiero di Francesco
DIOCESI. Pellegrinaggio attraverso la valle del Chiascio per ripercorrere l’itinerario seguito dal Santo di Assisi nell’inverno del 1206
AUTORE:
Giampiero Bedini