Come ogni anno, il dopo Festival è caratterizzato dalla diatriba tra la Fondazione e l’Associazione festival a proposito della firma della Convenzione che regola i rapporti tra i due enti, in assenza della quale, è bene ricordarlo, la Fondazione non può trasferire all’Associazione i finanziamenti già erogati al 50% da parte del ministero dei Beni culturali. Come ogni anno, la storia è iniziata in piena estate quando il 2 agosto il Ministero ha accreditato alla Fondazione circa un miliardo e trecento milioni di contributi per la manifestazione realizzata nell’anno corrente. Il presidente pro-tempore della Fondazione, Gilberto Stella, inviava al Ministero una nota per conoscere se erano ancora vigenti le modalità cui la Fondazione doveva attenersi per trasferire il contributo all’Associazione, se cioè era necessaria la firma di una Convenzione tra le due parti. In attesa della risposta del Ministro, nel mese di settembre, era lo stesso Francis Menotti che, in qualità di presidente dell’Associazione, inviava alla Fondazione una bozza di Convenzione nelle cui premesse, al punto “h”, si dichiarava che l’Associazione, con atto notificato in data 11.4.2001, aveva citato davanti al tribunale civile la stessa Fondazione e che la firma della Convenzione non doveva intendersi come acquiescenza: in termini il procedimento civile promosso dall’Associazione doveva seguire il suo iter. Ovviamente il presidente Stella si è rifiutato di sottoscrivere un tale documento. Anche grazie all’interessamento del senatore Ronconi, il capo di gabinetto del ministero dei Beni culturali dott. Rocca, nel mese di ottobre ha convocato i presidenti dei due enti per la firma di una Convenzione predisposta dal Ministero, ma i Menotti hanno disertato l’incontro. Motivo della mancata partecipazione è l’art. 5 del documento nel quale si afferma che l’Associazione si obbliga a recedere dalle azioni giudiziarie promosse nei confronti della Fondazione. Telefonate, incontri e mediazioni non hanno portato a nessuna conclusione positiva. Nel frattempo, agli inizi di novembre, il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato all’unanimità la proposta dal consigliere Zaffini che ha per oggetto “l’istituzione di un tavolo di confronto e mediazione per l’urgente sistemazione della vicenda gestionale della Spoleto Festival”, con la quale si impegna il Presidente della Giunta regionale a promuovere una propria iniziativa urgente mirante alla definitiva sistemazione dell’assetto artistico gestionale e dei controlli di Spoleto Festival, ad individuare risorse a supporto della manifestazione, ad una esatta definizione dei compiti e delle funzioni di pertinenza dell’Associazione e della Fondazione. Il 17 novembre il Comitato di gestione della Fondazione, per proprio conto, ha approvato la bozza di Convenzione predisposta dal ministero dei Beni culturali. Ministero, Regione, Comune, Fondazione e Associazione tutti impegnati in una estenuante ricerca di una soluzione che sembra sempre più una surreale rappresentazione teatrale e non invece una drammatica realtà nella quale, a pagarne le spese, sono i tanti spoletini che hanno lavorato a vario titolo e contribuito all’allestimento del Festival e che a tutt’oggi attendono ancora di essere pagati.
Spoleto Festival: dagli enti preposti è attesa una soluzione
La Fondazione approva una bozza di convenzione predisposta dal ministero Beni culturali
AUTORE:
Pina Silvestri