Spoleto: centro di cultura. Praticamente l’Università del tempo

Giornata di studio sugli Agostiniani

Interessante per Spoleto il convegno sulla presenza agostiniana al Caio Melisso, lunedì 30 settembre, alle 9.30. Ricordare infatti gli agostiniani a Spoleto significa ricordare una grande Spoleto, centro ideale della cultura del tempo, all’alba dell’Umanesimo. Ringraziamo l’arcivescovo mons. Fontana che ci offre questo magnifico momento. Quanti spoletini sanno che nel Medioevo, e all’inizio dell’Età moderna, Spoleto fu un grande centro culturale, di rango addirittura universitario? Siete mai capitati in via Gregorio Elladio, dalla Torre dell’Olio San Nicolò? Ebbene, l’Elladio, illustre umanista del primo Cinquecento, proprio nel centro culturale di S. Nicolò, aperto e promosso dagli agostiniani, trovò l’ambiente ideale per la sua opera. E con lui, anche altri dotti di cui gli spoletini conoscono certo il nome, ma non altro. Bruno Toscano, nella sua guida di Spoleto, dopo aver accennato al “grande tempio di S. Nicolò”, costruito dagli agostiniani sull’area delle due antiche chiese di San Nicola e San Massimo, scrive “…il convento, per il grande impulso dato dai dotti agostiniani fu, almeno fino a tutto il Cinquecento, un vivo focolaio di cultura e certo il più importante della città. Tutti i maggiori eruditi e scrittori spoletini frequentarono il ‘Circolo di San Nicolò’ dal Vigili al Minervio, a B. Egio. Pierleone Leoni, dotto umanista, astrologo e medico del Magnifico, ne fu certamente il più valido animatore e ordinò nel convento una biblioteca a quei tempi famosa.” E a San Nicolò, nel 1512, fu perfino Martin Lutero. Celebre centro di cultura, quindi, praticamente l’Università del tempo. E gli spoletini non lo sanno! Mentre domenicani e francescani si rifacevano a San Tommaso e San Bonaventura – soprattutto filosofia e teologia – gli agostiniani risalivano a Sant’Agostino, il maestro che dedicandosi alla Scrittura, aveva sottolineato l’importanza non solo della filosofia e della storia, ma anche delle scienze, ai fini del bene comune e della promozione dell’uomo. Proprio all’alba dell’Umanesimo che era alle porte. Così Spoleto fu nell’Umbria uno dei principali centri della cultura del tempo. Al servizio dell’uomo! E per l’uomo, gli agostiniani fecero sorgere anche gli ospedali della Stella (negli spazi della caserma Minervio in via dell’Anfiteatro) e di S. Matteo degli Infermi: e cioè, l’attuale. Tutto questo sarà argomento del convegno, oltre agli insediamenti degli agostiniani in Umbria. Un’eredità da raccogliere anche oggi, nella città dell’arte e dei congressi, sempre in allarme per la sorte del suo Ospedale in via Loreto. Tra i cinque relatori al convegno sarà anche mons. Fontana e proprio per il tema degli agostiniani e dell’Umanesimo a Spoleto: come non esserci anche noi?

AUTORE: Agostino Rossi