Mons. Domenico Sorrentino, domenica 19 febbraio, 8 giorni dopo l’ingresso ufficiale in Assisi, ha preso possesso canonico della città di Nocera Umbra. Ad attendere il presule, nella centralissima Piazza Umberto I, c’era un tripudio di folla, di fedeli, il Sindaco con parte della giunta, la banda musicale, la confraternita di San Rinaldo e naturalmente sacerdoti e religiose della città e delle zone limitrofe. Mani mosse in segno di festa, hanno accolto il Vescovo della diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino che non si è fatto attendere. Il sindaco Antonio Petruzzi ha dato il benvenuto ufficiale a mons. Sorrentino evidenziando l’importanza che ha rivestito sin dai tempi dell’antichità la presenza costante di san Francesco d’Assisi e del coetaneo san Rinaldo, patrono di Nocera, sulla contiguità e la fedeltà ai valori cristiani. Il Sindaco ha quindi ricordato con affetto e ammirazione il Vescovo uscente mons. Sergio Goretti, che ha tanto amato la città di Nocera. Il primo cittadino nel presentare la sua città, ha voluto evidenziare i segni e le ferite ancora vive di un terremoto che, nel 1997 ha distrutto l’80% degli edifici civili e che ha incrinato i valori umani della solidarietà, dell’amicizia e della fratellanza. ‘L’impegno dell’amministrazione, ha continuato Petruzzi, è quello di ricostruire le chiese parrocchiali, oltre alla cattedrale, perché sono elementi di aggregazione rispetto al fenomeno prodotto dal terremoto. La forza morale che ci perverrà dal Vescovo permetterà alla città di Nocera di tornare alla normalità’. Mons. Domenico Sorrentino dopo aver salutato, ha ringraziato i presenti per aver creato quell’atmosfera di solidarietà ed affetto che lo hanno fatto sentire a casa. ‘Il vescovo è un pastore, un seme che si deve sviluppare, cosa che può avvenire solo se c’è un terreno fertile, costituito dai fedeli. La vicinanza con Dio permette la coesione e io vengo ad avvicinarvi a questo Dio’. ‘Solo se si ha la convinzione che Dio è con noi – ha continuato il Vescovo – potremmo essere vicino agli altri. Io sono un uomo con le mie debolezze e con i miei sbagli, ma con il vostro aiuto riusciremo a crescere nella fede’. Mons. Sorrentino preceduto dalla banda musicale e dalla confraternita di San Rinaldo si è incamminato alla volta della chiesa di san Felicissimo dove ha celebrato la messa. Mons. Giovannini a nome della comunità religiosa ha ringraziato il Vescovo per aver accettato l’impegno pastorale.
Sorrentino a Nocera
Bagno di folla per il Vescovo che ha celebrato nella chiesa / prefabbricato di San Felicissimo
AUTORE:
Marta Ginettelli