Sindaci sui binari

FOSSATO DI VICO. La protesta contro i tagli agli Eurostar

Per il momento non avranno soddisfazione le trecento persone, con in testa’arlamentari, sindaci,’ssessori regionali e provinciali, consiglieri e semplici cittadini,’he venerdì scorso hanno protestato alla stazione di Fossato di Vico chiedendo la non soppressione di 6 delle 8 fermate dei treni Eurostar nel principale’calo ferroviario dell’Alto Chiascio. C’erano tutti i gonfaloni dei Comuni della fascia, da Nocera’ Sigillo, quelli di Urbino e Cantiano e quello della Provincia di Perugia. La protesta contro la decisione di Trenitalia di tagliare, a partire da domenica 9 dicembre, la fermata a Fossato di Vico di’ei Eurostar su otto è iniziata’enerdì 7 dicembre poco prima delle’1, quando sono iniziati ad arrivare nel piazzale della stazione le prime rappresentanze istituzionali. Non sono voluti mancare all’appuntamento neanche l’assessore regionale ai Trasporti, Mascio, la senatrice Monacelli e gli onorevoli Benedetti Valentini e Zuccherini, l’assessore provinciale alla Viabilità, Fioriti, la presidente della Comunità montana Alto Chiascio, Mariani, e il segretario provinciale della Cgil, Bravi. ‘Quando protestare è inevitabile, e quando l’unico modo per farsi sentire è quello di urlare, è il sintomo di una civiltà che regredisce’ sono parole riportate dal volantino distribuito ai passeggeri di Trenitalia, che, malgrado tutto, hanno compreso la protesta. Il testo prosegue: ‘100.000 persone, 12 Comuni dell’Umbria e delle Marche, si sono viste sbattere le porte in faccia dai vertici di Trenitalia, senza alcuna possibilità di trattativa, nemmeno di fronte alla disponibilità delle due Regioni di mettere a disposizione le risorse per mantenere il servizio. È inaccettabile! In nessun’altra parte d’Italia è stato effettuato un taglio così drastico’. Anche gli studenti delle scuole elementari e medie hanno pacificatamene manifestato lungo i marciapiedi della stazione, intonando: ‘Siam venuti fin qua per vedere fermare l’Eurostar’. La protesta è poi ripresa lunedì 10 dicembre, provocando nuovi disagi in occasione dell’arrivo da Ancona dell’Eurostar delle 7.14.’brUna situazione tragicomica: Trenitalia taglia degli Eurostar per risparmiare, ma probabilmente rischia di perdere numerosi viaggiatori, e allora dov’è il guadagno? I pendolari sono indignati per questa decisione. E la biglietteria? È a rischio di chiusura anche questo importante servizio?

AUTORE: Marta Ginettelli