Scuola per giovani agricoltori… e calciatori

Todi/Perugia. Progetto professionale-sportivo per giovani stranieri
Un campo coltivato in Malawi

Per la promozione del cosiddetto “terzo mondo” – che poi significa i due terzi del mondo – si può puntare sull’agricoltura, ma senza disdegnare qualche sana partita al pallone. In quest’ottica innovativa è stato attivato a Todi il progetto di “Scuola internazionale per la formazione in agricoltura” destinata a giovani di 18-20 anni provenienti da Paesi in via di sviluppo. L’accordo è stato siglato, nella forma giuridica di associazione temporanea di scopo (Ats), tra l’associazione salesiana di promozione sociale “A. Marvelli” sezione di Perugia, promotrice del progetto, e l’istituto tecnico agrario “A. Ciuffelli” di Todi, che si occuperà della formazione e dell’ospitalità – gratuita – degli studenti.

Basta scorrere i nomi del Comitato supervisore del progetto – che si svolgerà nei quattro mesi estivi a partire dal 2013 – per visualizzare l’idea: don Saulo Scarabattoli, presidente dell’associazione Amici del Malawi; Fausto Santeusanio, presidente dell’associazione “Marvelli”; Marcello Rinaldi, presidente del “Ciuffelli”; Marisa Paradisi, coordinatrice della formazione agroalimentare; Giancarlo Faraglia, ex calciatore del Perugia.

Una buona squadra, no? Il modulo sperimentale avrà come primi destinatari alcuni giovani provenienti dalla regione di Zomba nel Malawi, date le relazioni già esistenti con la diocesi di Perugia e altre realtà umbre. La prima azione immediata consisterà nella creazione di un polo agro-alimentare per la produzione avicola nell’area rurale di Zomba, capace di rispondere, almeno in parte, alla domanda alimentare della popolazione e al bisogno di lavoro, in prevalenza da parte delle donne.

Il modello formativo – ed ecco la vera innovazione – non intende proporre una formazione “accademica”, ma fortemente operativa. I primi 20 giovani che entreranno nel progetto predisporranno un business plan d’impresa adatto alla regione di provenienza, e nella fase iniziale saranno accompagnati da tecnici di supporto del Progetto. L’idea è che lo sviluppo sostenibile si ottiene valorizzando le risorse dei vari territori con le loro potenzialità, non con soluzioni “d’importazione”.

E il pallone? Una delle finalità del progetto suona: “Accompagnare la formazione in agricoltura con la formazione sportiva, in grado di veicolare ai ragazzi valori e comportamenti cristiani ed etici”. Ma poi sono ancora tanti gli aspetti dell’iniziativa, in particolare la collaborazione con gli oratori, e la creazione di un Centro permanente di formazione in Umbria. Attendiamo il fischio d’inizio.

AUTORE: D. R.