Scuola: anche in Umbria tutti in classe!

In aumento il numero degli alunni di materne e elementari. Boom nei licei

Giovedì 15 settembre il suono della campanella è arrivato anche per gli studenti dell’Umbria. Per qualche istituto superiore (grazie all’autonomia) l’ingresso a scuola è già avvenuto ‘alla spicciolata’ da lunedì 12 settembre: recupereranno i giorni in più di scuola con l’allungamento delle vacanze di Natale, o con qualche ponte. Una partenza, e di questo non possiamo che rallegrarci, con tutti gli insegnanti al loro posto: oltre 300 quelli immessi in ruolo, più di mille le supplenze: operazione – dicono dall’ufficio scolastico regionale – chiusa con largo anticipo. Gli insegnanti di sostegno sono invece 643 a Perugia per 1.569 bambini, 157 a Terni per 357 alunni. La riforma del primo ciclo (infanzia, primaria, secondaria di I grado) procede. Per le secondarie di II grado (superiori) il Ministero dovrebbe approvare il decreto di attuazione entro il 17 ottobre, data di scadenza della delega del Governo. Ma veniamo ai numeri degli studenti. Oltre 110 mila in tutta la regione (84.170 a Perugia, 26.769 a Terni): per gli stranieri non sono ancora disponibili i numeri aggiornati ma nell’anno 2004-2005 gli iscritti erano 7.227 a Perugia, 1.663 a Terni (pari al 5,34% della popolazione studentesca). Rispetto all’anno scorso la popolazione scolastica è aumentata di circa mille unità: è cresciuto il numero degli alunni nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie, dove gli anticipi (dei bambini che non hanno ancora compiuto i tre e i sei anni) sono 713 nella provincia di Perugia (di cui 291 per l’infanzia e 422 per la primaria) e 191 in quella di Terni (37 per l’infanzia, 154 per le primarie), mentre c’è stata una diminuzione degli studenti della scuola secondaria di primo grado (ex medie). Una situazione che comporterà qualche difficoltà per la riorganizzazione delle strutture. Boom di iscritti nei licei a fronte di una riduzione negli istituti tecnici. Tutto bene dunque? Non proprio. A muovere le acque di questo nuovo anno scolastico la situazione di alcuni istituti superiori, (quali lo scientifico ‘Alessi’ e il classico ‘Mariotti’ di Perugia, e lo scientifico di Gubbio) che hanno visto trasferire alcune classi in altre sedi per mancanza di spazi. Sette le classi del ‘Mariotti’ trasferite all’ Itc ‘Vittorio Emanuele II’, mentre sei sono le classi dello scientifico ‘Alessi’ trasferite al ‘Capitini’. Una situazione che non ha mancato di suscitare le rimostranze delle famiglie. Qualche ‘problema’ anche alla scuola elementare di Pieve di Campo a Ponte San Giovanni: perdite d’acqua all’interno dell’edificio nei primi giorni di settembre hanno costretto alunni ed insegnanti a fare ‘le valigie’ e trasferirsi momentaneamente presso le medie di Ponte San Giovanni. Del problema della scuola elementare ne ha parlato anche l’assessore comunale alle Politiche di coesione sociale Tiziana Capaldini nel corso della conferenza stampa di inizio anno scolastico: ‘Voglio tranquillizzare i genitori – ha detto – una squadra di operai sta lavorando perché ad ottobre la scuola possa ritornare in sede. Il calendario scolasticoIl calendario scolastico approvato dalla Giunta regionale ha stabilito che la scuola chiuderà il 10 giugno 2006. I giorni di lezione non possono essere inferiori a 204 (203 nel caso in cui la festa del patrono ricada in un giorno lavorativo). A Natale le vacanze si faranno dal 23 dicembre al 5 gennaio 2006 compresi, quelle pasquali dal 13 al 18 aprile. Chiusura per il 1’e il 2 novembre, l’8 dicembre, il 6 gennaio, il 25 aprile, il 1’maggio e il 2 giugno. Genitori alle prese con libri, zaini e astucciTutti in classe dunque, pronti ad una nuova ‘avventura’ soprattutto per chi entra per la prima volta in un’aula scolastica. Per loro mamma e papà hanno già pensato a tutto: dallo zaino all’astuccio dove si può trovare tutto ciò che occorre e anche di più. C’è solo l’imbarazzo della scelta: dai prodotti di marca a quelli con i personaggi della serie tv più gettonata, i bambini hanno già le idee chiare: la pubblicità la fa da padrona. E il costo? Si va dai 25 ai 54 euro (ce n’è qualcuno che costa anche di più), mentre per gli astucci, anche qui bisogna vedere se pieni o vuoti, (da riempire a piacimento), si va dai 2 ‘ 3 euro ai 7 ‘ 8 euro. La differenza la fa la griffe, se si acquistano in un grande centro commerciale o in una cartolibreria. E i genitori cosa fanno? Per molti non resta che accontentarli. E per restare in tema di zaini, anche quest’anno torna, immancabile, l’invito da parte degli specialisti a non caricarli troppo sulle spalle dei bambini, anche dei più grandi: il rischio di problemi alla schiena è sempre in agguato. E veniamo ai libri. La spesa come ogni anno è sostanziosa: dai 280-300 euro per le medie ai 350-380 per le superiori. Nel conto non sono considerati i vocabolari e gli atlanti, che ogni famiglia sceglie di acquistarli in un secondo momento, a meno che non li si abbia già. Inevitabili anche quest’anno le lamentele dei genitori: libri troppo costosi (da qui la scelta per molti di comprarli già usati) e poi mai che si studino tutti, lamentano altri, tanto che spesso rimangono come nuovi. Dal Ministero dell’Istruzione, intanto, sottolineano che la situazione è sotto controllo e i direttori regionali sono stati invitati a fare specifiche verifiche sui casi di sforamento del tetto previsto. Anche le librerie assicurano: se la spesa sfiora il tetto, generalmente si recupera sul costo dell’anno successivo, che dovrebbe essere inferiore al tetto stabilito.

AUTORE: Manuela Acito