Il 5 aprile a Montone si terrà la prima ostensione della Santa Spina, anche se in tono ridotto, senza il consueto e ricco programma di eventi.
Nel giorno di Pasquetta, alle 11.30, nella chiesa Collegiata verrà celebrata la messa da parte del Vescovo della diocesi di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, insieme al parroco don Pietro Bartolini.
Un momento significativo per ricordare che proprio il lunedì dell’Angelo avvenne la donazione a Montone della Spina della Corona del Cristo, che Carlo Fortebraccio ricevette dalla Serenissima Repubblica di Venezia, al sevizio della quale il figlio di Braccio aveva combattuto fra il 1470 e il 1477. C’è anche una leggenda secondo la quale questa Spina sarebbe fiorita il venerdì santo, emanando un dolcissimo profumo. Dal 1798, anno dell’incendio della chiesa di San Francesco, la Spina viene custodita dalle suore del convento di Sant’Agnese.
La celebrazione sarà trasmessa anche in diretta facebook sulla pagina del Comune, per condividere con tutti l’ostensione della santa Spina. Diversamente dallo scorso anno, si potrà partecipare alla messa rispettando la capienza della Chiesa, tramite ingressi contingentati, e secondo le norme anti Covid. Proprio per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, l’invito alla comunità e agli amici montonesi è quello di seguire tramite i social l’evento, per poi poter vedere la reliquia, in tutto il suo splendore, appena la situazione lo permetterà.
Nel corso della celebrazione l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Mirco Rinaldi, donerà l’olio per la lampada votiva della Santa Spina, che arderà tutto l’anno dinanzi ad essa, mentre Carlo Fortebraccio, rappresentato da un figurante della Pro loco montonese, leggerà la pergamena della donazione della Spina al popolo montonese, alla presenza della Castellana che rappresenta Margherita Malatesta, moglie di Carlo Fortebracci.
“Anche quest’anno purtroppo – riferiscono il sindaco Rinaldi e il presidente della Pro Loco Raffaele Bei – l’attuale situazione mondiale ci costringe ad abbandonare i nostri consueti appuntamenti, ma non ferma il desiderio di portare avanti una tradizione particolarmente sentita nel borgo e non solo. Nonostante il periodo di restrizioni sarà comunque garantita la celebrazione della messa solenne. L’immagine del reliquiario con all’interno la Santa Spina sia per tutti un momento di riflessione su quello che abbiamo passato in questo ultimo anno, ma anche una speranza per quello che ci attende nel prossimo futuro. Speriamo, con la campagna di vaccinazione, di arrivare all’appuntamento di agosto in una situazione che sia il più vicino possibile a quella che conoscevamo prima della pandemia. In ogni caso, nei prossimi mesi, programmeremo gli appuntamenti della festa di agosto in base a quello che si potrà fare in sicurezza, confidando comunque in una ripartenza, vera, verso la normalità”.
“Con piacere – sono le parole del vescovo Cancian – rivolgo alla comunità di Montone un duplice augurio: quello della Santa Pasqua e quello della Sacra Spina. Le due feste si richiamano e provvidenzialmente arrivano ad illuminare il periodo un po’ scuro che stiamo vivendo. Altro motivo di speranza, dunque! Non possiamo festeggiare come vorremmo, ma nel nostro cuore sia ancora più vivo il desiderio di uscire dal momento critico con la luce della Pasqua e con la forza gioiosa della straordinaria tradizione, sempre molto partecipata da voi ed anche da me. Insieme a don Pietro celebrerò la Messa per tutti voi perché abbiate la salute e perché insieme possiamo ‘risorgere’ con nuovo vigore e nuova vitalità”.