Santa Cristina torna tra noi

Bolsena. Le reliquie della martire sono state riportate 'in sede' dopo le operazioni di disinfestazione e fissazione

Domenica 26 febbraio Bolsena ha vissuto una nuova giornata storica della sua lunga vita religiosa legata alla patrona santa Cristina, la giovane martire della primitiva comunità cristiana che nella persecuzione di Diocleziano del IV secolo d. C. offrì a Dio la propria vita e la sua verginità in testimonianza della fede. Dopo aver riposato per secoli nelle locali catacombe, i resti mortali della Santa hanno subito, lungo il corso degli anni, varie traslazioni e trafugamenti da parte di pellegrini affascinati dalla sua storia, fino ad essere collocati nel X secolo in un sarcofago nel pavimento della basilica ipogea attigua alle catacombe. Qui le reliquie della Santa vennero ritrovate dopo una campagna di scavi condotta dai migliori archeologi del tempo, De Rossi e Stevenson, il 5 agosto dell’anno 1880. Trasferite in un’urna, donata dall’abate bolsenese Giuseppe Cozza, furono poste sotto l’altare maggiore della basilica fino al 1980, anno centenario del ritrovamento. Dopo il trasferimento in un nuovo reliquiario, si incominciò a notare un lieve processo di sfaldamento delle ossa, che ha portato in questi ultimi tempi alla decisione di intervenire, con l’ausilio dei nuovi ritrovati della scienza medica, per salvare definitivamente i preziosi resti della Santa. Il Vescovo diocesano ha formato una commissione composta dal parroco della basilica padre Antonio Della Vecchia, don Filippo Gentili, Marcello Moscini, la dott.ssa S. Dante, Giuseppe Di Sorte, il cancelliere mons. Albino Ermini e il canonico Stefano Puri come delegato. Questa Commissione, dopo avere revisionato i resti della Santa, confrontati con la prima classificazione eseguita nel 1880, li ha consegnati alla dott.ssa Dante per le opportune operazioni di disinfestazione e fissazione, eseguite presso la Casa madre delle suore maestre di Santa Dorotea in Vicenza. Le reliquie sono ritornate a Bolsena il 26 febbraio 2006 e sono state esposte all’affetto dei fedeli che, anche con una certa sana curiosità, le hanno ammirate e devotamente venerate. L’indimenticabile giornata è terminata con la solenne concelebrazione del vescovo mons. Giovanni Scanavino con i sacerdoti della città e della vicaria intitolata alla santa Martire e con la ricollocazione delle reliquie nell’apposito reliquiario al quale sono stati apposti i sigilli vescovili dal sacerdote delegato.

AUTORE: Filippo Gentili