Piazza S. Rufino si presenta oggi come un grande cantiere. Ponteggi ovunque: addossati all’imponente palazzo Fiumi, alla canonica, intorno alla torre campanaria imprigionata da un reticolo di tubi; una gru gigantesca si innalza nel cielo sopra palizzate e macchinari edili. E’ convinto il priore del Capitolo mons. Vittorio Peri: “Tornerà ad essere una piazza meravigliosa anche grazie al restauro della casa di santa Chiara.” E’ previsto peraltro il recupero degli ambienti occupati per anni da una falegnameria ed è già in corso la ristrutturazione della zona museale comprendente il rinomato archivio. La cattedrale, “curata” nelle ferite inferte dal terremoto del ’97, mostra in evidente splendore l’antica facciata. L’interno, grazie ad un ripristino che ha garantito il collegamento diretto con la cripta e la valorizzazione di reperti visibili, risulta più funzionale ed artisticamente valido. In tempi brevi verrà posizionata la dismessa cattedra, mentre si provvederà ad un nuovo ambone; semplici ritocchi interesseranno l’altare ed il coro sarà sottoposto a minuziosa ripulitura. Proprio la cattedrale dedicata al martire san Rufino e strettamente legata alla vita di Francesco e Chiara, costituisce il polo privilegiato delle celebrazioni pasquali. E’ nella cattedrale che si svolgono cerimonie come la lavanda dei piedi e la deposizione del Cristo Morto, “scavigliato” e deposto sopra un feretro; è dalla cattedrale che si dipartono e poi rientrano le processioni del venerdì santo, quella mattutina e quella notturna; è nella cattedrale che tornano per essere ricollocati nei rispettivi altari il Cristo Morto e la Madonna dalle sette spade; è nella cattedrale che si svolge la veglia pasquale presieduta dal vescovo; è nella cattedrale che si coniugano religiosità e devozione tra risonanze canore di laudi.
San Rufino: tornerà ad essere una piazza meravigliosa
Iniziati i lavori di restauro
AUTORE:
Francesco Frascarelli