San Gerasimo, la parrocchia degli ortodossi

Consegnata al Metropolita Zervos la chiesa di Santa Croce in via Benincasa. Sarà a servizio di tutti gli ortodossi per la celebrazione dei sacramenti

La chiesa degli ortodossi è quella di Santa Croce, in via Benincasa ed è la sede della parrocchia di san Gerasimo di Perugia: questo è il nome scelto dal Vescovo metropolita S. Em. Mons. Gennadios Zervos. Sabato 14 maggio vi è stata la consegna ufficiale e solenne alla comunità greco-ortodossa, la più antica e numerosa di Perugia, che l’aveva richiesta da tempo, e per essa al metropolita Zervos, residente a Venezia sede dell’Archidiocesi ortodossa d’Italia, che provvederà ad inviare il parroco per le celebrazioni. Domenica mattina vi si è svolta la prima ‘Divina liturgia’ celebrata dal metropolita Zervos e da padre Angelos, con degli arredi di fortuna, in attesa di arredarla, nel tempo, secondo l’uso liturgico delle Chiese d’Oriente. Sabato c’è stata la firma del contratto che prevede un comodato gratuito per cinque anni, con spese di ordinaria amministrazione a carico della comunità ortodossa, e prevede anche che la chiesa sia a disposizione anche di altre comunità ortodosse di diversa obbedienza, che pure sono presenti a Perugia. La Chiesa è stata appena restaurata con il contributo sostanziale della Scuola edile di Perugia, nell’ambito di un’intesa stilata con la Diocesi di Perugia. Per oltre un anno vi hanno lavorato gli allievi del corso di restauro di decorazioni (tra cui un gruppo di francesi) e del corso di vetrate storiche. L’arcivescovo di Perugia, mons. Giuseppe Chiaretti, accogliendo il Metropolita, ha sottolineato l’impegno della Chiesa italiana nel sostenere, con la concessione di Chiese, la presenza di preti ortodossi che possano avere cura dei sempre più numerosi immigrati, in particolare dell’Est Europa, che qui in Italia rischiano di trovarsi senza la propria comunità. Si è augurato che la Chiesa possa essere luogo di riferimento per gli ortodossi non solo di lingua greca ma anche romeni, ucraini, moldavi, sempre più presenti anche a Perugia dove giungono in cerca di lavoro. Un gruppo di rumeni, in gran parete donne che lavorano come ‘badanti’, accompagnato da don Leonello Birettoni, ha partecipato alla consegna della chiesa. Il Metropolita Zervos, accompagnato da padre Angelos, ha avuto parole di riconoscenza per l’ospitalità mostrata da mons. Chiaretti ne quale, ha detto, ‘abbiamo trovato un padre e un fratello’. Portando il saluto del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, ha ribadito l’impegno dell’Archidiocesi ortodossa d’Italia di accogliere ‘tutti gli ortodossi che non hanno chiese e chiedono i sacramenti’. Un saluto particolare, e particolarmente gradito, lo ha rivolto mons. Elio Bromuri alla comunità greca che per trent’anni ha trovato ospitalità presso la chiesa dell’Università di cui è cappellano, ricordando come sia stata la comunità ad essersi attivata negli anni per avere la celebrazione delle principali feste liturgiche. ‘Voi ci avete ringraziato con una icona di San Giorgio e noi vi ringraziamo per la testimonianza di fede che avete dato alla comunità cattolica’ ha detto mons. Bromuri ricordando l’ultima celebrazione nella chiesa dell’Università quando il prete ha accolto tra canti e incenso una puerpera portando in braccio il figlio fino sall’altare. È stata presente anche Kathrin Zanetti, pastore della Chiesa valdese che ha sede nella stessa via.

AUTORE: Maria Rita Valli