Salute a te, terra benedetta!

Il messaggio del nuovo vescovo alla diocesi di Assisi - Nocera -Gualdo

Carissimi fedeli di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino! Il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto darmi un segno di particolare fiducia, affidandomi il compito di Pastore in codesta terra benedetta, a cui il mondo intero guarda, per la ricchezza del suo patrimonio religioso e culturale, ma soprattutto per i segni sempre vivi della testimonianza di san Francesco.Con il cuore trepidante ma colmo di affetto, vi do spiritualmente il mio primo abbraccio di fratello e di padre, in attesa di potervi incontrare per l’inizio del mio ministero. Saluto innanzitutto, con devoto e fraterno affetto, mons. Sergio Goretti. Sarà compito suo, in questo periodo di transizione, continuare e concludere, col titolo di Amministratore apostolico, il suo lungo servizio episcopale in mezzo a voi. Unendomi alla vostra riconoscenza, desidero dirgli il mio ‘grazie’ per il gran bene che vi ha fatto e che, in qualche modo, mi consegna. Del suo zelo e della sua esperienza cercherò di trarre profitto. Spero anche di poter contare su di lui per una qualche forma di collaborazione.Vi saluto tutti, cari fratelli e sorelle uniti dall’unica fede. Mi auguro possiate sentire questo indirizzo di saluto non come un atto ‘dovuto’, ma come un vero incontro di anime. Siamo la Chiesa di Dio, siamo famiglia! Al di là delle vicende personali, c’è un legame interiore che già ci unisce nel rapporto vivo con Gesù, e si approfondirà nella condivisione di un cammino pastorale e umano che si proietta verso il futuro. Sono felice di potermi mettere al passo con voi, facendo mia la vostra storia, imboccando la strada che il Signore traccia per noi, e che dovremo insieme individuare e percorrere lasciandoci illuminare dallo Spirito di Dio.Un pensiero affettuoso e grato per quanti sono impegnati in prima linea, in virtù del sacerdozio e di altri ministeri pastorali, nel servizio del popolo di Dio. Carissimi, cosa potrei fare senza di voi? Vengo in umiltà a chiedervi di prendermi fin d’ora ‘a carico’ della vostra preghiera. Ho fiducia che non mi lascerete mancare la vostra collaborazione. Vi chiedo di farmi spazio nel vostro cuore come a un padre che desidera porsi a servizio, nell’attenzione e nella disponibilità verso ciascuno di voi.Il pensiero si allarga a tutti i membri della comunità ecclesiale. Penso alle famiglie, agli anziani, ai giovani. Penso in modo speciale a quanti, per un motivo o l’altro, vivono situazioni di sofferenza.Un deferente saluto alle autorità civili, con le quali mi riprometto di stabilire ogni possibile intesa, nel rispetto dei ruoli, al servizio del bene comune.Un saluto per tutti gli uomini e donne di buona volontà, fossero anche lontani dalla fede. Vogliano gradire la mia più cordiale offerta di amicizia.Saluto infine con speciale affetto i consacrati e le consacrate, che costituiscono una porzione tanto significativa del panorama ecclesiale della nostra comunità diocesana, e specialmente della città di Assisi. A tutti voi, carissimi, il mio abbraccio.In modo particolare il mio pensiero va ai figli di san Francesco, portatori di un carisma che dopo otto secoli non attenua il suo fascino, facendo di Assisi un singolare laboratorio spirituale. Vengo, carissimi, con trasporto e fiducia ai luoghi santi da voi abitati e onorati, grato al Signore per aver collocato nella mia vita incontri e segni francescani che mi aiuteranno a sentirmi di casa tra di voi. Mi inserirò volentieri nell’antico solco da voi benemeritamente tracciato, per dedicarmi con voi, in armonia di intenti e di opere, alla cura pastorale dei tanti che vengono ad attingere alla perenne fonte di spiritualità sgorgata dalla straordinaria figura del Poverello.Sia lodato l’Altissimo, onnipotente, bon Signore.Ci accompagni Maria, ‘figlia e ancella dell’altissimo sommo Re’.A tutti, dico, in attesa di guardarvi negli occhi: pace e bene!

AUTORE: Domenico Sorrentino