Salesiani a Perugia: 90 anni di missione educativa

PERUGIA. Iniziative religiose e culturali per l’anniversario dei Salesiani
Da sin il sindaco Boccali, don Tadeusz, mons. Bassetti e Santeusanio
Da sin il sindaco Boccali, don Tadeusz, mons. Bassetti e Santeusanio

Novant’anni di presenza a Perugia, dedicati alla formazione e all’accoglienza dei giovani. Domenica scorsa i Salesiani hanno aperto i festeggiamenti in onore dell’anniversario dell’arrivo della loro comunità religiosa in Umbria; festeggiamenti che si protrarranno per tutto il 2013 e che comprenderanno convegni, tornei sportivi, momenti ludici e progetti per il futuro della comunità nel territorio.

Oltre al ricordo dell’arrivo a Perugia nel 1923, gli appuntamenti organizzati dai Salesiani vogliono essere un momento di riflessione con una serie di incontri a cadenza mensile dal tema “I giovani di oggi e la loro fede”, così da “poterci confrontare insieme e trovare le nuove e più adatte modalità per arrivare ai giovani in un mondo segnato dalla multimedialità, dalla globalizzazione e dalla multiculturalità. Basti pensare che i nostri istituti ospitano studenti di 28 nazioni e 8 religioni diverse”, ha sottolineato don Tadeusz Rozmus, a capo della comunità di Perugia.

Il ciclo di incontri culminerà il 18 ottobre con la presenza a Perugia del rettor maggiore dei Salesiani, don Pascual Chavez Villanueva.

Ad aprire la festa e il convegno, l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti. “Lo missione educativa dei Salesiani – ha sottolineato – è guadagnare il cuore dei giovani così da poterli regalare al Signore. In questi 90 anni lo hanno fatto con entusiasmo e dedizione. Oggi, però, servono nuovi stili di evangelizzazione per rivolgersi ai ragazzi, sempre più poveri di affetto e smarriti nei confronti della vita. Noi adulti – ha continuato l’Arcivescovo – dobbiamo essere d’insegnamento e mostrare come ‘abitare’ il presente e il futuro. I nostri giovani, in mancanza di prospettive future, infatti, si rifugiano spesso in un carpe diem che è solo un consumare fine a se stesso e quanto più veloce possibile. È quindi compito nostro dare loro un altro stile di vita e sviluppare la speranza, la sorpresa, il tendere verso il futuro. Non possiamo essere solo le Cassandre dei mali presenti, ma dobbiamo dare delle prospettive concrete”.

Presente all’incontro, in qualità di sindaco, ma soprattutto di ex allievo dei Salesiani, il primo cittadino di Perugia, Wladimiro Boccali, che ha riconosciuto la presenza dell’istituto Don Bosco quale “elemento identitario della città e in simbiosi con essa e il suo divenire nel corso del tempo”.

AUTORE: Laura Lana