Riflettori accesi su San Rufino

ASSISI. Le novità logistiche (illuminazione, viabilità) e le attività pastorali nella vicaria foranea. Intervista a don Cesare Provenzi

Chi volge lo sguardo, anche a tarda notte, verso la cattedrale di San Rufino, da qualche tempo può notare prove e sperimentazioni luminose. Il parroco don Cesare Provenzi, vicario foraneo di Assisi, offre la spiegazione: ‘È in fase di perfezionamento, grazie alla generosità di Davide Sensi e della sua ditta, un progetto di illuminazione riguardante la torre campanaria e i tre rosoni della facciata’. Per quando è previsto lo smantellamento del cantiere sul sagrato della cattedrale? ‘I lavori, finanziati dal Comune, finiranno entro Pasqua, facilitando così le celebrazioni. Sono stati sospesi per oltre un mese in seguito al ritrovamento di ruderi e resti della chiesa ugoniana che torneranno visibili con l’installazione di appositi vetri’. Come giudica il percorso meccanizzato tra via San Gabriele dell’Addolorata e piazza Matteotti? ‘Va molto apprezzato il ripristino del cunicolo romano, come la valorizzazione della parte absidale, anche se alcuni turisti e pellegrini, come ho potuto constatare, non visitano più né cattedrale né museo e disertano alcune vie caratteristiche dei quartieri medievali’. Come ovviare a questo inconveniente? ‘Evidenziando con una segnaletica dettagliata monumenti, antichi insediamenti, luoghi d’arte, scorci panoramici…’. È adeguatamente utilizzato il centro pastorale Regina Pacis? ‘Vi trovano sede naturale molte attività svolte soprattutto da ragazzi e giovani. Entro l’anno il Comune realizzerà una strada di accesso che renderà il centro più dinamico. In una parola, sta sorgendo un vero oratorio’. Le risulta difficile gestire il vicariato di Assisi, comprendente ben sette parrocchie? ‘Ritengo necessario perseguire una stretta coordinazione tra parroci che, rispettivamente, hanno mantenuto la loro identità; posso riscontrare una fattiva intesa’. Trova collaborazione nel laicato? ‘Ho trovato un terreno fertile e già predisposto: laici motivati pronti a continuare un cammino di formazione che li renderà preparati all’evangelizzazione prevista nel secondo anno della Missione’. Quali prospettive si delineano in occasione della prossima Quaresima? ‘Per eccellenza la Quaresima è tempo di carità. Due ‘segni’ evidenzieranno tale aspetto: l’apertura di un banco alimentare e l’inaugurazione di un ambulatorio a favore dei disagiati del territorio. Quest’ultima iniziativa nasce dalla collaborazione con l’associazione Assisi-Medicina’.

AUTORE: Francesco Frascarelli