Per la prima volta nella nostra diocesi, la comunità di Selci ha ospitato una “missione parrocchiale”.
Sabato 21 marzo c’è stata un’anteprima con la catechesi proposta nella chiesa di Sant’Andrea. La missione è ufficialmente iniziata domenica scorsa con la celebrazione presieduta dal vescovo mons. Domenico Cancian.
“Questa proposta – ha affermato il parroco don Alberto Gildoni, introducendo l’iniziativa – è in linea con l’idea auspicata da Papa Francesco di una Chiesa ‘in uscita’. Pertanto siamo chiamati ad andare in cerca dei lontani, di chi ha abbandonato Dio o di chi ancora non l’ha incontrato. Vogliamo che il senso di questa missione sia questo, assieme a quello di prepararci ad accogliere e ascoltare il Vangelo in vista della prossima Pasqua”. Il fine della missione, infatti, è chiarito già dal titolo: “Credete nel Vangelo”.
L’iniziativa si è tradotta in vari momenti di preghiera e di adorazione nella chiesa di Sant’Andrea, dove per venerdì sono in programma anche le confessioni individuali e la celebrazione con gli anziani e i malati della parrocchia. Altri momenti significativi sono poi previsti nel vicino cimitero di Selci-Lama e per le vie del paese, con una processione.
Il fulcro dell’intera missione, però, sono state le dieci famiglie della parrocchia che da domenica a mercoledì sera hanno aperto la porta delle proprie case per ospitare altrettanti Centri di ascolto. In tali occasioni i frati e le religiose, che hanno accompagnato il cammino della missione, si sono confrontati con i parrocchiani su alcuni temi della fede.
Al centro delle serate è stato posto il Vangelo, da rileggere e da riscoprire “per passare da un pietismo religioso ad una cultura cristiana e diventare, pertanto, testimoni del vangelo”, come ha spiegato il coordinatore della missione, il padre cappuccino Giuseppe Rosati, citando Papa Francesco.
“Credo che questa sia un’occasione straordinaria per riscoprire il Vangelo, come sorgente di vita e umanità nuove” ha invece affermato il vescovo mons. Domenico Cancian, che nell’omelia ha aggiunto: “Gesù, accettando di morire in croce, ha obbedito al Padre. Cerchiamo di seguire il suo esempio e di abbracciare la nostra croce, portandola con amore e preghiera. Siamo tentati di essere egoisti – ha aggiunto il Vescovo – ma con l’egoismo ci perdiamo: dobbiamo donare la nostra vita, per trovare la vita eterna. Vi invito ad approfittare di questo tempo per riscoprire il Vangelo e iniziare a vivere seguendo l’esempio dell’amore di Gesù, il quale ha accettato di morire in croce per salvarci”.