Norcia vuole la sua radio, ricordando i fasti della precedente. Il ripetitore, che irradia le frequenze di Umbriaradio sulla Valnerina è già funzionante, ora tocca ai nursini, in particolar modo ai giovani, rimettere in piedi lo studio di trasmissione, che dovrebbe essere ubicato nei locali del seminario. I materiali abbandonati da anni, nelle stanze dove prima trasmetteva la radio di Norcia, sono piuttosto obsoleti e andranno fortemente rimodernati. Serve un mixer, un computer; i microfoni, eredità del passato, sembrano ancora funzionare a dovere. Ci sono anche da recuperare i locali più adatti, mentre si stanno gettando su carta le prime bozze di palinsesto. Si pensa ad un programma sportivo, poi ad uno musicale con dediche a richiesta, a qualche appuntamento con l’informazione dal territorio e alla trasmissione in diretta della messa domenicale. A capitanare l’operazione c’è il nuovo parroco, don Mario Curini, che ha saputo circondarsi di un gruppo ben motivato di giovani. “Restituire la voce a Norcia e al territorio circostante”, afferma don Curini, affiancato da Emanuele Battilocchi (16 anni) e Diego Ruggeri (18 anni), “è una sfida seria. Solo un mezzo versatile come la radio può collegare le genti che abitano nei paesini circostanti con quella del capoluogo: l’isolamento, infatti, è sempre stato il nemico numero uno di queste zone e le nuove frequenze possono contribuire di molto ad allargare gli orizzonti, ma soprattutto a farci sentire tutti più uniti”. Così, appena domenica scorsa, nei locali della casa del clero, don Mario Curini ha organizzato una prima riunione operativa con i giovani che saranno il perno della nuova radio di Norcia, e che gestiranno insieme alla redazione già operativa a Spoleto le quattro ore quotidiane di trasmissione ad appannaggio dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia. “Spero che la radio diventi una realtà quanto prima, non vedo l’ora di entrare nello studio di trasmissione”, dice Gabriele Boccolini, 17 anni. “Noi giovani siamo desiderosi di iniziare questa avventura, perché la radio diventerebbe immediatamente un punto di riferimento per molti di noi. Anche nei giorni di festa, a Norcia, non c’è molto da fare. Si fa il corso su e giù un paio di volte, si butta un’occhiata distratta a qualche vetrina e poi, anche per il freddo invernale, conviene rincasare. Se ci fosse la radio sarebbe tutto un’altra cosa…”. “Verissimo”, gli fa eco Dimitri Bacaro, 16 anni, “alcuni giovani della nostra età provano a divertirsi alla sala giochi, in pochi svolgono attività sportive. Ma la gran parte rischia seriamente di annoiarsi”. La nuova radio, quindi, sarebbe un luogo privilegiato di aggregazione e di incontro per i giovani nursini. Ma anche un modo per impegnarsi a vantaggio della collettività, per ribadire che i giovani sanno farlo con intelligenza.
Radio Norcia: c’è voglia di far risentire la voce dei nursini
Le prime mosse operative
AUTORE:
Nerica Eminovic