Il premio ‘San Valentino – Un anno d’amore’ si colora anche quest’anno di rosa. Un’altra donna forte, coraggiosa che ha fatto della sua vita una battaglia per la difesa dei diritti umani, ha ricevuto dal Vescovo e dal Sindaco il premio che porta il nome del Santo dell’amore e che intende riconoscere l’impegno e la sensibilità nella difesa e promozione degli ideali di pace e fratellanza. Ingrid Betancourt, l’attivista colombiana per i diritti umani, rapita e tenuta prigioniera dai guerriglieri delle Farc per più di sei anni, ha entusiasmato i ternani, che hanno seguito numerosi le varie fasi del pomeriggio, iniziato con l’incontro a palazzo Spada con le autorità locali e regionali e poi al teatro Verdi con tante persone attente ad ascoltare le parole della Betancourt. Una testimonianza molto toccante, la sua, non solo nel ripercorrere sommariamente i giorni della prigionia, ma per il modo in cui oggi, anche a distanza di mesi dalla sua liberazione, quella vicenda abbia fatto di lei una donna ancora più determinata nel difendere e sostenere i diritti dei più deboli e a far comprendere al mondo come il dialogo possa superare le barriere dell’odio e della violenza. ‘Nel giorno di san Valentino di un anno fa ‘ ha detto la Betancourt ‘ ero prigioniera e pensavo al deserto di amore che stavo attraversando, ma allo stesso tempo ricevevo tanti gesti d’amore: da parte di mia madre che mi chiamava ogni giorno non sapendo nemmeno se avrei potuto risponderle, da mio marito e dai miei figli. È l’amore che ha fatto sì che quella prigionia, quei giorni d’isolamento senza niente e nessuno – racconta ancora Ingrid Betancourt – non siano divenuti motivo per trasformare il dolore in acredine e vendetta, in odio e rancore. Anzi al contrario mi hanno aiutato e resa, forse, anche più forte’. Una prigionia definita, tra le righe, dalla stessa Betancourt come una ‘benedizione’ perché ‘è stata una fase che mi ha aperto nuove strade d’amore, come quella che oggi mi porta ad essere tra voi che mi dimostrate così tanto affetto, segno per me d’incoraggiamento a proseguire nell’impegno per la pace e per i più deboli nel mondo’. Oltre 3.000 sono in Colombia le persone sequestrate, tra cui anche bambini e anziani; altri in Messico, Birmania e in tanti altri Paesi dove la libertà viene spesso coartata da forti regimi. Il vescovo Paglia ha poi donato alla Betancourt un’icona raffigurante san Valentino con l’invito a ‘sequestrare Terni e a portarla nel cuore’.Elisabetta LomoroSan Valentino dona un futuro alla cittàGli Eventi valentiniani, in programma nel mese di febbraio in onore del patrono di Terni san Valentino saranno, nell’edizione 2009, un’occasione per riflettere sulla situazione e sulle prospettive di Terni, che ha bisogno di un sussulto d’orgoglio specie tra i più giovani, perché la fiducia nell’impegno delle nuove generazioni è la chiave del futuro della città. Iniziative che saranno dedicate ai problemi delle nuove generazioni, ‘perché – ha spiegato il vescovo Vincenzo Paglia alla conferenza stampa di presentazione – c’è bisogno che i giovani tornino a sperare, a vivere, a costruire, a pretendere un futuro anche per loro’. ‘San Valentino protettore degli innamorati, dei ragazzi che si riconoscono e si amano ‘ ha a sua volta detto il sindaco Paolo Raffaelli -, ma anche protettore dell’amore e del reciproco riconoscimento tra i popoli, le etnie, le culture, le comunità, le fedi, le appartenenze’. La festa, allora, come un ‘tempo”in cui tutta la città si ritrova, riflette su se stessa, sugli impegni che ciascuna delle sue parti può prendere per contribuire alla costruzione di un bene comune ricco e plurale. In programma conferenze, concerti, presentazione di libri ed iniziative sportive. Momenti salienti delle celebrazioni religiose saranno la Festa delle promessa, con circa 350 coppie di fidanzati provenienti da tutta Italia, che nella basilica di San Valentino rinnoveranno la loro promessa d’amore domenica 8 febbraio; il solenne pontificale del 14 febbraio, festa del Santo, presieduto dal Vescovo, il giorno successivo con la celebrazione dei 25 anni di matrimonio; e il 22 febbraio per le coppie che celebrano i 50 anni e più di matrimonio. Gli incontri culturali avranno inizio 5 febbraio alle ore 17 all’Auditorium Gazzoli con il dibattito ‘È ancora possibile educare?’ condotto da Anna Oliverio Ferraris dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma e a cura degli Insegnanti in laboratorio. Con questo interrogativo il gruppo ‘Insegnanti in laboratorio’ intende offrire un contributo alla ricerca in vista di un impegno condiviso per l’educazione. Il 6 -7 – 8 febbraio a villa Spirito Santo si terrà l’incontro dei fidanzati ‘Disegni di affettività 2009. Guardami. Educarsi alla fede insieme’ a cura dell’Azione cattolica italiana. Quest’anno il percorso proposto porterà i partecipanti alla ricerca del Volto di Dio, a riflettere sull’importanza che esso ha per ognuno di noi e a vederlo nel volto dell’altro. All’incontro parteciperà la teologa Rosanna Virgili, docente presso l’Istituto teologico marchigiano. Un appuntamento che riesce a coniugare l’aspetto pastorale con quello della promozione del territorio.
‘Quel deserto di amore così pieno di amore’
Le parole della Betancourt, vincitrice del premio San Valentino
AUTORE:
(E. L.)