Quei romantici dei pittori umbri

Apre una grande mostra - suddivisa tra sei musei - sull'arte nella nostra regione nell'Ottocento, in gran parte sconosciuta

Tra il duecentesco Giotto e i moderni Dottori e Burri, in mezzo non c’è stato il vuoto! La pittura, nella nostra regione, ha ancora tanti autori e capolavori da conoscere: molti di essi saranno i protagonisti della grande mostra ‘Arte in Umbria nell’Ottocento’, che tra la fine di settembre e l’inizio di gennaio esporrà in vari musei locali opere che vanno dal Neoclassicismo ai Nazareni, dal Romanticismo al Liberty passando per il Realismo. Senza dimenticare scultura e arti decorative. Si tratta di oltre trecento opere tra dipinti, statue, disegni, arredi e suppellettili, testimoni di un vivace panorama culturale e artistico, permeabile agli stili allora in voga in Italia e in Europa. Crocevia di artisti anche stranieri, l’Umbria fu quindi nell’Ottocento una terra d’elezione sia per grandi paesaggisti alla ricerca del ‘sublime’, sia per quei pittori che privilegiavano il binomio arte-spiritualità, vedendo nella nostra regione il posto ideale per recuperare l’ispirazione dei ‘primitivi’. L’esposizione è frutto di un’iniziativa della Consulta delle Fondazioni delle Casse di risparmio umbre, che ha dato il via a un progetto di ricerca portato avanti dall’Università degli studi di Perugia (facoltà di Scienze della formazione, e di Lettere e filosofia), dall’Università della Tuscia (facoltà di Conservazione dei beni culturali) e dall’Accademia di belle arti del capoluogo. L’ampia e organica rassegna che ne è scaturita permetterà al pubblico di gustare opere in gran parte inedite. Curata da due professori dell’Università di Perugia, Francesco Federico Mancini, ordinario di Storia dell’arte moderna, e Caterina Zappia, docente di Storia dell’arte contemporane, ‘Arte in Umbria nell’Ottocento’ si snoda tra Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni. A Foligno, palazzo Trinci ospiterà ‘Dal Neoclassicismo alla Restaurazione’, con dipinti e disegni che documentano la pittura religiosa in Umbria negli ultimi decenni del Settecento e nei primi anni della Restaurazione. A Perugia, a palazzo Baldeschi al Corso, una selezione di opere illustrerà ‘Puristi, Nazareni e Romantici’. Gli anni del Romanticismo e delle battaglie risorgimentali troveranno spazio a Orvieto a palazzo Coelli. La mostra di Terni, a palazzo Montani Leoni, si pone poi in ideale continuità con quella di Orvieto per aprire alle istanze del nuovo secolo. La sezione ‘Scultura’ è esposta nel trecentesco edificio già sede dell’ex Museo civico di Spoleto. Una ricostruzione di ambienti e atmosfere ottocentesche è infine allestita a palazzo Vitelli a Città di Castello.

AUTORE: D. R.