È stato un autentico bagno di folla, che si è ripetuto nei diversi luoghi visitati dall’effige della Madonna di Lourdes, quello vissuto nei quattro giorni della peregrinatio Mariae da Amelia a Terni e Narni, organizzato e seguito in ogni dettaglio da tutti i volontari, barellieri e dame della sottosezione locale dell’Unitalsi che hanno, con disponibilità e cortesia, accolto le tante persone e le loro richieste. Migliaia di fedeli, giovani e adulti, mamme con il bambino in braccio, ragazzi delle scuole, anziani accompagnati da familiari e badanti, hanno sostenuto lunghe file per sfiorare, solo per qualche istante, la statua di Maria e rivolgere una preghiera di speranza. Con tanta commozione in tutti! Una partecipazione inattesa e sorprendente che, già dall’arrivo a palazzo Spada, ha riunito migliaia di persone in piazza e davanti alla sede del municipio, dove si è svolta l’accoglienza da parte delle autorità religiose, civili e militari della città. ‘Siamo orgogliosi di ospitare nella casa comune dei ternani ‘ ha detto il sindaco Paolo Raffaelli ‘ uno dei simboli più alti e venerati della devozione popolare. Lo facciamo con un profondo apprezzamento per il movimento di fede, che dei pellegrinaggi ha fatto uno strumento di solidarietà e di vicinanza ai più deboli’. E poi, lungo le strade, sempre ali di folla a salutare festosamente il passaggio della statua di Maria. Sono stati giorni di preghiera e di raccoglimento, prima nella cattedrale di Terni per la veglia mariana serale e la celebrazione mattutina, poi all’ospedale cittadino e la visita ai malati, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, nella residenza per anziani Tiffany, e a Narni nella chiesa della Madonna di Lourdes e in ospedale con la celebrazione conclusiva nel piazzale antistante la chiesa. ‘È bello ritrovarsi insieme a pregare la Madre celeste – ha detto il Vescovo nel corso della veglia mariana presso la chiesa di Santa Maria della Misericordia a Borgo Bovio ‘, affidare a lei le preghiere di tutti, le speranze e i dolori, perché davvero ora nessuno si sente più solo, ma parte dell’immenso abbraccio di Maria, pieno d’amore per ciascuno di noi. La nostra preghiera a Maria è soprattutto per i più deboli, per i malati e sofferenti, per le persone che non possono esserle in questo momento accanto fisicamente, ma lo sono certamente con il cuore. Alla Madonna di Lourdes – ha concluso il Vescovo – affidiamo con devozione la città e la comunità intera’. La veglia mariana presieduta dal vescovo è stata preceduta dalla processione aux flambeaux che ha sostato nella parte nuova della chiesa, che è ancora in costruzione, quale gesto di affidamento alla Madonna di Lourdes del nuovo edificio, ma soprattutto della comunità parrocchiale che dovrà animarlo e renderlo accogliente per farne la casa di tutti.
Quando la devozione costruisce la città
La 'peregrinatio Mariae' a Terni e Narni, accolta con calore dall'intera cittadinanza
AUTORE:
Elisabetta Lomoro