Un folto pubblico ha preso parte all’incontro con mons. Luigi Negri sul tema “La fede oggi”, svoltosi l’11 settembre presso l’auditorium S. Antonio di Città di Castello. La conferenza era uno degli eventi collaterali alla 28a edizione della Stracastello, l’annuale festa popolare che culmina con la corsa per i vicoli del centro storico e per le vie dei rioni della periferia. Assieme a mons. Negri, vescovo di San Marino – Montefeltro, sono intervenuti il vescovo diocesano mons. Domenico Cancian, Giuseppe De Carli, responsabile della struttura Rai-Vaticano, e il moderatore dell’incontro Alessandro Bartoli. Secondo mons. Domenico Cancian, “sulla fede abbiamo sempre da riflettere seriamente, poiché essa riguarda tutte le situazioni umane”. Spiega Cancian: “Come dice san Paolo, ‘il giusto vive di fede’, dacché non c’è fede senza giustizia. Gesù aveva detto che ‘nulla è impossibile a chi crede’, poiché la fede smuove le montagne”. Giuseppe De Carli, in occasione dell’anno sacerdotale promosso da Benedetto XVI, ha proposto “di ‘adottare’ un prete, lo ‘sposo fedele’ in Cristo”, e ha già scelto “di adottare l’amico mons. Torquato Sergenti”, uno degli storici promotori della Stracastello. De Carli ha invitato poi a riflettere sul legame tra lettura della Bibbia e meditazione sulla fede, “esperienza culminata nella lettura della Bibbia ventiquattr’ore su ventiquattro da me proposta dal Santo Padre, e accolta con gioia”. “La fede va gridata nel nostro tempo”, conclude De Carli, “poiché la fede incide sulle coscienze e sulla storia. Non a caso vocazioni e cristianesimo si sviluppano laddove c’è persecuzione, laddove cioè ci sia il bisogno e la necessità della fede”. Mons. Luigi Negri ha cercato di definire la fede: essa, ha detto il vescovo, “è una presenza che parla al mondo, è un Uomo che viene in terra per coinvolgere tutti al suo progetto”. Inoltre, “la fede non è un insieme di valori ideologici o morali, non è semplicemente una ideologia che si scontra con altre ideologie, ma è un ‘dialogo tra Cristo e il cuore dell’uomo’, come è stata definita da Giovanni Paolo II”. Così, continua mons. Negri, “la fede sta a dire che l’uomo non basta a se stesso: l’ideologia moderna, secondo cui l’uomo è padrone perché potente, è destinata a scontrarsi con la luce della fede”. Contro l’uomo che “vive come se Dio non esistesse”, la fede si configura come “una domanda, poiché l’uomo ha bisogno di Dio, ha bisogno del mistero. L’uomo, in altre parole, rimane senza senso se non incontra Dio”. Quello di mons. Negri è stato un intervento teologico articolato e profondo, forse – ci permettiamo di notare – un po’ troppo ieratico per un pubblico popolare come quello che anima la Stracastello.
Quando i tifernati vanno di corsa incontro a Dio
TRACASTELLO. Oltre alla festa popolare, gli interventi del Vescovo diocesano e di mons. Luigi Negri
AUTORE:
Saverio Freddi