Prove generali di unificazione

Tra Sigillo e Nocera Umbra, al via un'ampia riorganizzzione delle parrocchie

Con le prime due cerimonie ufficiali di presentazione dei nuovi parroci, svoltesi rispettivamente sabato 29 e domenica 30 presso le chiese di San Benedetto e di San Facondino a Gualdo Tadino, ha avuto inizio nel territorio compreso fra Sigillo e Nocera Umbra un cospicuo avvicendamento dei parroci ed una profonda riorganizzazione dell’attività pastorale, già da tempo ventilati. A cominciare dalla basilica concattedrale di San Benedetto, parroco della quale è stato nominato don Gianni Brunetti; prende il posto di mons. Giancarlo Anderlini, che lascia il suo incarico dopo decenni di infaticabile attività, senza però andare a riposo. Al settasettenne sacerdote gualdese, infatti, che resta regolarmente in servizio presso la cattedrale, oltre all’incarico di vicario foraneo della diocesi per Gualdo Tadino, vengono attribuiti anche gli incarichi vicariali per Sigillo e Fossato di Vico. A Sigillo, dove don Luciano Eutizi lascia momentaneamente il suo incarico, diviene parroco il giovane sacerdote don Jean-Claude Hazoume, mentre a Fossato di Vico assume l’incarico di parroco, al posto di don Angelo Moriconi, don Ferdinando Dell’Aquila. Vengono per il momento lasciate senza parroco, ed officiate grazie alla collaborazione dei frati Cappuccini di Gualdo Tadino, le parrocchie di Crocicchio e di Colle di Nocera: don Ferdinando Cetorelli, infatti, viene trasferito a Bastia Umbria, mentre don Michele Zullato arriva a San Facondino, dopo il trasferimento di don Fernando Canicula a Passaggio di Bettona. A Nocera Umbra, presso la parrocchia della basilica concattedrale, infine, don Nello Saltutti viene sostituito da don Francesco Santini. Nelle altre frazioni nocerine e gualdesi, per il momento, non verranno operati altri cambiamenti. Tuttavia, agli avvicendamenti, secondo il piano elaborato dalla Curia vescovile, seguirà anche un’innovazione nell’azione pastorale. A Gualdo Tadino centro, ad esempio, oltre ad un ancora più sistematico coinvolgimento dei frati Cappuccini del convento della Madonna del Divino Amore nella pastorale e nella liturgia delle parrocchie, le quattro parrocchie ancora autonome (San Benedetto-San Donato; Santa Maria Madre di Dio; San Giuseppe artigiano e San Facondino) funzioneranno come un’unica ‘unità pastorale’ per molti aspetti della loro attività, sotto il coordinamento di don Gianni Brunetti. Sarà una ‘prova generale’ di quella che fra non molti anni diverrà una necessità improrogabile: la loro unificazione.

AUTORE: Pierluigi Gioia