Potenziare iniziativa per sostenere e promuovere il turismo; rilanciare i lavori pubblici e dare il via alle opere cantierabili; contenere l’imposizione fiscale locale a partire da Tares, Imu e Irpef; partecipare alla discussione regionale sulla programmazione dei fondi strutturale 2014-20; garantire i servizi per il sociale; difendere l’ospedale e la sua qualifica.
Questi in sintesi i “punti” che sono stati elencati in un documento quasi di legislatura, consegnato al commissario prefettizio Maria Luisa D’Alessandro dai sindacati, associazione degli industriali, cittadini nel corso di un recente incontro svoltosi nella residenza.
L’elaborato individua le problematiche del territorio e propone “una serie di linee di indirizzo politico alle quali il Comune di Gubbio possa ispirarsi in questi mesi”, per inseguire un rilancio del territorio.
In particolare “cercare i finanziamenti e contributi necessari per far ripartire tutti i lavori pubblici immediatamente cantierabili”, “contenere l’imposizione fiscale locale a partire da Tares e Imu, Irpef”, “rafforzare le iniziative tese a portare nel territorio il maggior numero di turisti possibile, in quanto il turismo può rappresentare uno degli strumenti su cui lavorare per far aumentare i consumi nel territorio”, “partecipare alla discussione regionale sulla programmazione dei fondi strutturale 2014-2020 per evitare che Gubbio si trovi fuori da ogni programmazione”, “garantire i servizi per il sociale, le imprese e i cittadini finora in essere”. Si ritiene inoltre essenziale “dare corso alle pratiche già approvate” e velocizzare quelle “riguardanti il settore edile”, “portare a termine Puc 1 San Pietro e prevedere clausola di salvaguardia del Puc 2 ex ospedale”.
Ancora: programmare “interventi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, in modo particolare quelli scolastici”, “seguire il completamento della Perugia-Ancona, e della 219 da Mocaiana a Montecorona”. Raccomandate iniziative per recuperare il “Progetto Gubbio” della Lumsa, il mantenimento di manifestazioni consolidate e qualificanti. Predisporre un “piano d’intervento sulla sanità per confermare il ruolo dell’ospedale di Branca, evitare che la razionalizzazione possa determinare un indebolimento delle prestazioni sanitarie nel territorio”.
Un documento ben articolato elaborato da Cgil, Cisl, Uil, Associazione industriali, Ance, Ass. piccola e media impresa, Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Unione agricoltori, Lega cooperative. L’incontro è stato aggiornato al 19 luglio.