Un’iniziativa culturale molto speciale, che parte dal Lussemburgo ma con radici nella ‘nostra’ cittadina di Scheggia e Pascelupo. Si chiama “Common Wealth” ed è un progetto di ricerca e creazione che coinvolge artisti, teorici e curatori di diversa formazione per un periodo di tre settimane nel Comune umbro, ai margini del Parco regionale del monte Cucco.
L’idea che si è aggiudicata la Bourse Bert Theis rilasciata dal Fondo culturale nazionale e del ministero della Cultura lussemburghese, è di Claudia Passeri, artista lussemburghese di seconda generazione che vive tra il Lussemburgo e Scheggia, il paese nativo dei suoi nonni emigrati negli anni ’50 per lavorare.
“Common Wealth” si fa portatore di uno sguardo incrociato tra Italia e Lussemburgo, Paesi legati da una storia di migrazioni e racconti familiari, e tenterà di reinterpretare un paesaggio il cui senso e i cui valori sembrano oggi mutati. Tanto per ribadire che emigrazione e immigrazione promuovono la conoscenza e la cultura.
L’arte si fa qui strumento di riflessione, di scambio e valorizzazione per coinvolgere gli abitanti del luogo in modo attivo, con pratiche relazionali, incontri collettivi, collaborazioni individuali. Scheggia e Pascelupo è infatti un sito di alto valore paesaggistico, che alterna spazi boscosi a terreni coltivati, aree antropizzate a contesti dimenticati seppure di notevole suggestione.
Il progetto residenziale – dal 12 luglio al 4 agosto – si basa su ricerche condivise, con lo scopo di produrre opere d’arte e saggi teorici sui temi del paesaggio (le sue potenzialità, il suo valore simbolico), del patrimonio (nel senso dello scambio, della responsabilità, dell’origine), e della trasmissione (di saperi, modi di pensare, storie).
Questi i nomi dei giovani partecipanti all’iniziativa: oltre a Claudia Passeri, gli artisti Guillaume Barborini (Francia), Laurianne Bixhain (Lussemburgo), Steve Kaspar (Lussemburgo), Eve Satagarski (Polonia) e Raphael van Lerberghe (Belgio), gli architetti Sergio Carvalho (Lussemburgo) e Philippe Nathan (Lussemburgo), la fisarmonicista serba Natasha Grujovic.
Una rete di esercenti e privati del paese montano si sono cortesemente fatti carico dell’ospitalità nei loro confronti. Il paesaggio scheggino verrà analizzato sia a livello materiale (topografia, campi, percorsi…) che “immateriale”, ossia attraverso un esame soggettivo di taglio filosofico. Ad esempio, interviste e fotografie che documentino eventi e sentimenti relativi al passaggio del fronte durante la Seconda guerra mondiale.
Le opere e le ricerche realizzate verranno quindi presentate a Scheggia e Pascelupo dal 2 al 4 agosto, fine settimana preceduto e accompagnato da un programma di mostre, conferenze, concerti e laboratori. In seguito il tutto verrà avrà luogo in Lussemburgo; nell’occasione verrà presentato il catalogo che racconterà l’esperienza del collettivo.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.common-wealth.lu.
In un’Europa oggi divisa e in preda a rigurgiti di egoismo e rifiuto dell'”altro”, un’iniziativa che accomuna, sotto il comune denominatore della “cultura” in senso lato. Un applauso a Claudia Passeri e a tutti i partecipanti a questa appassionante iniziativa.