Cinquecento persone. Due chiese, adiacenti, strapiene e gente in piedi per il dibattito: “L’anno 2012 e la fine del mondo. Le funeste previsioni del calendario Maya impazzano. Che cosa dicono, invece, le profezie legate alle apparizioni mariane?” con il vaticanista Andrea Tornielli. In un mondo in cui non si crede più in Dio e così si finisce di credere a tutto, è enorme l’interesse suscitato dalle previsioni secondo le quali la fine del mondo sarebbe imminente. E innumerevoli siti Web parlano del fantomatico pianeta Nibiru o del calendario Maya, ai quali sarebbe collegato il prossimo futuro della Terra, dagli esiti catastrofici. E si formula la data del dicembre 2012 come decisiva. “Un giusto atteggiamento di distacco verso questa ridda di ipotesi oscure e apocalittiche dovrebbe caratterizzare il credente, chi ha il dono della fede in Gesù Cristo – ha detto Tornielli – sa bene che è Dio a guidare la storia, è lui a tenerne salde le redini ed è lui ad aver assicurato all’uomo la vittoria finale del bene sul male”. Ma il cristiano sa anche che “la vera profezia è connaturata al cristianesimo ed è in particolare legata alle apparizioni mariane». Il giornalista e scrittore ha quindi ripercorso la storia delle più importanti apparizioni mariane seguendo il filo rosso della profezia, evidenziando come spesso queste abbiano punteggiato determinati momenti storici cruciali. Il Novecento, ad esempio, si apre con le apparizioni di Fatima, che avvengono alla vigilia della Rivoluzione di Ottobre. Alcuni anni dopo Fatima, nel 1933, ecco le apparizioni di Beauraing e Banneux, che «sembrano la risposta della Madonna all’incipiente minaccia del nazismo, alla vigilia dell’avvento al potere di Adolf Hitler”. Ancora una volta, uno straordinario tempismo storico che richiama alla mente le apparizioni del 1981 a Medjugorje in Bosnia-Erzegovina, dieci anni prima della guerra in ex Jugoslavia, e a Kibeho in Africa, avvenute anche lì una dozzina d’anni prima delle stragi nella regione dei “Grandi Laghi”. Ad Amsterdam, tra il 1945 e il 1959, si verifica un’apparizione con molti messaggi profetici, che prefigurano la data della liberazione dei Paesi Bassi dai nazisti, la nascita di Israele, la morte di Pio XII, il Muro di Berlino, il Concilio Vaticano II. Guardando alle apparizioni mariane e al loro contenuto profetico non si può fare a meno di notare come vi siano elementi ricorrenti. E questi ci parlano di tempi non facili, per la Chiesa, per il Papa e per il mondo. Come ebbe a dire Giovanni Paolo II l’8 ottobre 2000, dinanzi alla statua della Madonna di Fatima: “L’umanità possiede oggi strumenti di inaudita potenza. Può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie. Ma, oggi come nel passato, l’umanità è a un bivio e, ancora una volta, la salvezza è tutta, e solo, o Vergine santa, nel tuo Figlio Gesù”.
Profezie sulla fine del mondo
Incontro dibattito con il vaticanista Andrea Tornielli
AUTORE:
Don Franco Semenza