La comunità cristiana che vive nel territorio di Giano dell’Umbria, tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, vivrà due momenti importanti: la festa del patrono san Felice e l’ingresso del nuovo parroco di Bastardo don Emo Moretti, cpps. La festa del PatronoIl 30 ottobre l’arcivescovo Renato presiederà, presso l’abbazia dedicata a San Felice, patrono del Comune di Giano, una solenne concelebrazione eucaristica nel ricordo del martirio dell’antico vescovo di Martana. San Felice, appunto, nacque a Martana (oggi Massa Martana) nel III secolo. Della sua città fu fatto vescovo, prendendosi poi cura anche della comunità di Spello. Partecipò, insieme agli altri vescovi umbri, al concilio di Sinuessa in Campania. In quel periodo giunse a Spoleto Tarquinio, presidente della Tuscia (Toscana) e dell’Umbria, uomo truce, determinato ad espellere i cristiani dal territorio sotto la sua giurisdizione. Informato che il vescovo di Martana trascinava le folle, erigeva altari, costruiva oratori, presiedeva le assemblee cristiane, ne ordinò la condanna a morte. Fu decapitato nella piazza di Martana il 30 ottobre 299. Raccolto il corpo, fu portato a Giano per seppellirlo laddove lui stesso aveva iniziato la costruzione di una chiesa. Nel 950 in quel sepolcro venne eretto il complesso che si denominò di San Felice. Da quella data e fino al 1450 vi abitarono i Benedettini; questo ci fa capire il perché ancora oggi quel luogo è conosciuto come l’abbazia di San Felice. Dal 1450 al 1798 vi furono gli Agostiniani eremitani. Dopo una brevissima presenza dei Passionisti, la chiesa e il convento furono abbandonati fino al 1815. In quell’anno papa Pio VII donò il complesso al sacerdote Gaspare del Bufalo, oggi santo, che vi fondò – era il 15 agosto – la congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, che ancora oggi vi abitano. San Felice, oltre che di Giano, è anche patrono di Massa Martana e di Spello. Alla messa presieduta da mons. Boccardo, a cui prenderà parte anche il provinciale d’Italia dei Missionari don Giuseppe Montenegro, saranno presenti in fascia tricolore e con il gonfalone i Sindaci di queste tre comunità. La sera prima, il 29 ottobre, giungerà in abbazia un pellegrinaggio proveniente da Massa Martana e si terrà un momento di preghiera sul sepolcro del martire. La Caritas parrocchiale organizza, invece, una mostra-mercato di tessuti ricamati a mano dalle signore del posto, il cui ricavato andrà per le persone in difficoltà del territorio. L’ingresso del nuovo parrocoDomenica 31 ottobre un Missionario del Preziosissimo Sangue, don Emo Moretti, assumerà ufficialmente la guida della parrocchia di San Francesco in Bastardo di Giano dell’Umbria. Nato a Marcellano nel Comune di Gualdo Cattaneo il 30 giugno 1964 e ordinato prete il 3 maggio 2003 proprio nell’abbazia di S. Felice, don Emo era già parroco in solidum dal 2008. Parroco moderatore era don Giulio Martelli, sempre della medesima congregazione. La cerimonia si terrà nella chiesa di San Francesco alle 18. Vi prenderà parte anche l’Arcivescovo. La parrocchia comprende tre centri: Bastardo, Montecchio e Castagnola, per un totale di quasi 3.000 abitanti. Un zona in espansione, con molti giovani, dove si sta realizzando un nuovo centro pastorale. Da sottolineare che a Bastardo vivono molte persone extracomunitarie, in prevalenza romene. Il 20-30% dei bambini della scuola, ad esempio, non sono italiani. “In parte – dice don Emo, che già conosce la realtà – hanno tutti un lavoro e sono abbastanza integrati. Certo, si potrebbe fare di più per conoscerci meglio”. A don Emo gli auguri di buon proseguimento di servizio sacerdotale – ora da parroco – a Bastardo.
Preziosissimo ministero
Giano dell’Umbria. Festa di san Felice e ingresso del parroco di Bastardo, nello stesso Comune
AUTORE:
Francesco Carlini