Premio Nuova Spoleto L’Italia vista dal mondo!

A Spoleto giornalisti delle maggiori testate nazionali e internazionali. Beppe Severgnini ha presentato il suo nuovo libro

Una due giorni in cui il giornalismo ha fatto da padrone, ha caratterizzato la XV edizione, rinnovata, del Premio Nuova Spoleto. Il segretario della manifestazione, Saverio Barbati, ha voluto arricchire l’evento culturale invitando uno scrittore di successo ad aprirlo, in questo caso Beppe Severgnini. Il noto giornalista del Corriere della Sera ha presentato sabato pomeriggio a palazzo Ancaiani il suo libro La testa degli italiani, aiutato da Barbati stesso e da Jeff Israely del Time Magazine. Una piacevole chiacchierata sul Belpaese e sugli italiani a tutto tondo. Nel suo libro propone un viaggio in compagnia di amici stranieri, ai quali viene ‘tradotto’ sistematicamente il paese: le regole imperscrutabili della strada e l’anarchia ordinata di un ufficio, la teatralità di un ipermercato e la loquacità dei treni, la rassicurazione d’una chiesa e l’importanza di una spiaggia, la solitudine degli stadi e l’affollamento in camera da letto, le ossessioni verticali dei condomini e la democrazia trasversale del soggiorno. Quale migliore moderatore allora per la tavola rotonda che domenica mattina ha visto i corrispondenti dall’Italia di alcuni dei maggiori giornali esteri discutere de ‘L’Italia raccontata all’estero dalla stampa internazionale’? L’immagine che è uscita dagli interventi è stata di un Paese, il nostro, amato da tutti e ricercato per aver sempre notizie positive in un mondo pieno di cronaca nera. Come ha spiegato Richard Owen del Times di Londra: ‘Ovviamente la politica italiana è importante, l’economia anche. Ma quando la nostra redazione ha la lista di tutte le notizie drammatiche che provengono dal mondo, si chiama Roma con lo scopo di avere articoli che divertano i lettori. Grazie a Dio c’è sempre qualcosa di questo genere dall’Italia!’. Il ‘Bel Paese’, dunque, come nazione di Berlusconi, del Papa e del Vaticano, delle città d’ arte come Roma, Venezia, Firenze, degli sbarchi degli immigrati clandestini ma anche della straordinaria solidarietà e del lavoro di tanti volontari. Volontari ad esempio come Claudia Koll, attrice convertita da pochi anni, che si dà da fare per i bambini del Terzo mondo, prendendo come fonte d’ispirazione il Vangelo, e che per questo ha ricevuto il Premio Nuova Spoleto per la sezione volontariato, ricevendo gli elogi anche da mons. Betori. Quest’ultimo, premiato per l’impegno religioso, alla domanda della presentatrice Alda D’Eusanio su com’è possibile conciliare il Verbo con la società che cambia, ha risposto che ‘La Chiesa, che non è una proposta ideologica tra le altre, ma si basa su un fatto avvenuto 2mila anni fa, deve anche scendere a compromessi. Ma i fatti non si mediano, si invitano, si comunicano. Essendo un fatto ‘ ha continuato il Segretario generale della Cei ‘ il Verbo va proposto, senza pensare di imporlo’. Altri premi sono stati quelli consegnati al presidente dell’Ansa e della Fieg Boris Biancheri per le relazioni internazionali, all’economista Alberto Quadrio Curzio, al giornalista Roberto Napoletano per la saggistica economica e a Enza Sampò per la televisione. È stata premiata anche Beatrice Trussardi, non presente però a Spoleto, per la moda italiana. Per la ricerca scientifica ha ricevuto il premio il prof. Franco Mandelli, che nel suo ringraziamento ha ricordato i numerosi volontari che operano nelle strutture ospedaliere dove lui svolge il suo lavoro, grazie ai quali i malati riescono a ricevere anche solo un sorriso che li fa andare avanti e li accompagna nella malattia.

AUTORE: Sara Fratepietro