Siamo ormai alla II edizione del “Riconoscimento beato Pietro Bonilli: una vita per la vita”. Il riconoscimento è assegnato ad amici che si sono distinti nel diffondere la conoscenza del Beato e nello stimolarne l’imitazione. Riconoscimento alle famiglie, specie quelle più aperte agli ultimi, ai malati, agli handicappati, ai giovani sulle orme di Nazaret. Riconoscimento a singole persone, impegnate nella difesa e promozione della famiglia, nel ricordo del Bonilli. Riconoscimento infine a persone consacrate che si siano distinte nel servizio ai poveri e bisognosi, come pure nella promozione e difesa della vita, nella particolare spiritualità bonilliana. Quest’anno, nell’ottava della festa del Beato, la cerimonia ha avuto luogo presso il Complesso museale di S.Francesco in Trevi, sabato 4 maggio, con l’intervento dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Riccardo Fontana, della superiora generale delle suore della S.Famiglia di Spoleto, madre Danila Santucci, e del sindaco di Trevi, Giuliano Nalli. Il Riconoscimento, per le persone consacrate, è andato a mons. Pompilio Cristino, vicario generale di Benevento, per le famiglie, ai coniugi Pierluigi e Daniela Guiducci di Roma e per le persone singole a Novella Sabatini di Spoleto. Per i coniugi Guiducci, lui professore all’Università di Roma, grande cultore del Bonilli, e tanto vicino all’Istituto, autore di opere varie, lei valente ginecologa, il riconoscimento è soprattutto ai grandi meriti proprio nell’educazione dei giovani e nell’assistenza fornita alle famiglie: sul piano dunque scientifico e umano. Del Guiducci, molto apprezzata la collaborazione alla rivista dell’Istituto, Nazaret, specie attraverso gli Editoriali, così profondi e apprezzati. Per Novella Sabatini, ormai anziana e di deambulazione un po’ incerta, eppure sempre ai primi posti nel volontariato locale, basterebbe del resto ricordare l’adozione di ben cinque figli: “essere famiglia, dare famiglia”. Finalmente in mons.Cristino, l’Istituto ha voluto premiare la profondità della dottrina e della predicazione, la spiritualità trinitaria che ne ha fatto un maestro molto richiesto di esercizi spirituali, specie a persone consacrate, tra cui naturalmente le suore della Sacra Famiglia. Vivissime congratulazioni poi a mons. Italo Monticelli (Milano) che ha aperto gli interventi con una magnifica a applaudita relazione su “Don Pietro Bonilli, l’anelito alla santità”: è la santificazione del sacerdote attraverso il suo stesso ministero liturgico e pastorale. Plauso vivissimo infine tanto alla prof.ssa Wilma Fiata, del Liceo scientifico di Spoleto, moderatrice della serata, come pure ai Cantori de Cannaiola che hanno concluso la manifestazione con l’atteso Concerto vocale. Non c’è dubbio, il beato Bonilli resta nella nostra Chiesa come una delle glorie più alte, soprattutto come modello in una società che senza la famiglia non troverebbe mai la sua via.