‘Questa fabbrica ha davanti a sé un florido avvenire, perché ha la base in un concetto economico positivo. Il raggruppamento delle piccole industrie oggi è una necessità. Prese singolarmente, non hanno forze sufficienti per operare con libertà e resistere alle concorrenze…’. Questo brano, che parla della Fabbrica grande di Deruta, estratto da una monografia edita nel 1924, è ancora oggi di estrema attualità per la ceramica artistica, una delle eccellenze della nostra regione che attraversa da alcuni anni una crisi profonda. L’Amministrazione comunale di Deruta ha promosso una conferenza dal titolo ‘La tutela dell’artigianato artistico e la sua collocazione nel mercato internazionale’ tenutasi a Deruta sabato 24, alla presenza del sottosegretario al Commercio estero on. Adolfo Urso. Davanti ad una platea affollatissima in sala del Consiglio comunale, il sindaco Verbena ha tenuto un’ampia e appassionata relazione, illustrando anche una serie di iniziative, già attuate e da avviare, per il rilancio. Il Sindaco ha ricordato che a Deruta i 1.200 addetti del 1994 erano scesi a 1.000 alla fine degli anni ’90 ed oggi si contano 128 botteghe attive con circa 500 addetti; nel solo 2008 ben 37 aziende hanno fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni per 213 addetti. Ma – ha aggiunto – occorre aiutare anche i piccoli imprenditori senza dipendenti, rimasti privi di commesse, che vogliono proseguire la propria attività; e, soprattutto, è necessario ridisegnare con urgenza una strategia complessiva per la rivitalizzazione del comparto. Il sottosegretario Urso, pur non nascondendo la gravità della crisi, ha portato una ventata di ottimismo sostenendo che l’Italia è messa meglio di altri Paesi perché, pur avendo un debito pubblico elevato, ha cittadini virtuosi, con il debito privato più basso d’Europa, un sistema produttivo solido ed equilibrato, una struttura manifatturiera importante e vitale ed una capacità esportativa elevata anche in presenza di un euro forte, potendo puntare sulla qualità riconosciuta e percepita dei nostri prodotti e sui valori intangibili del ‘made in Italy’. Anche la ceramica artistica può riprendersi, ha proseguito Urso, promettendo l’aiuto del Governo a livello di Wto per la lotta alla contraffazione ed invitando gli imprenditori a fare sistema, a superare la frammentazione con l’associazionismo, a sviluppare la loro creatività e l’innovazione, utilizzando per la promozione l’accordo di programma Ice-Regione in corso di elaborazione. Il solo mercato americano, che ha giudizio di Urso dovrebbe riprendersi già a fine 2009, godrà di finanziamenti per la promozione all’export pari a 15 milioni di euro; quindi anche la ceramica umbra, che ha negli Stati Uniti il suo principale mercato di sbocco, potrà usufruire di questi finanziamenti, se sarà in grado di sviluppare un’efficace progettualità ed attuare poi validi piani di marketing. Il 5 febbraio, alle ore 11 presso il centro servizi camerali Galeazzo Alessi di Perugia, verrà presentato il volume La via della ceramica in Umbria. Argilla, colore, fuoco. Introdurrà Alviero Moretti, ne parleranno Antonio Carlo Ponti e Gian Carlo Bojani.
Più ottimismo sulla ceramica
Conferenza a Deruta sui problemi e sui possibili sviluppi del comparto
AUTORE:
Alberto Mossone